Farmacia al -2,9%: arriva la conferma, salve le spese per la salute ma si tagliano i prodotti non indispensabili

Dati aggiornati al: 18 Settembre 2022

Farmacia al -2,9%: arriva la conferma, salve le spese per la salute ma si tagliano i prodotti non indispensabili

Cinque settimane di calo nella libera vendita iniziano a diventare un indizio. Anche in farmacia gli italiani per fronteggiare il caro bollette e l’inflazione tagliano le spese dei prodotti non strettamente necessari.

Il monitoraggio di New Line Ricerche di Mercato della settimana 37 (che è terminata il 18 settembre) fotografa una flessione delle vendite nel canale che sfiora il 3% (-2,9%).

E i dati raccontano molto bene l’orientamento delle persone in questo periodo perché l’unico comparto che tiene e anzi cresce è quello dei farmaci su prescrizione medica (+1,8%), mentre scende in picchiata la libera vendita (-8,5%). Si tratta certamente di un settore che risente anche della diminuzione della domanda di tamponi ma, a testimonianza che qualcosa di significativo sta accadendo, è il calo generalizzato di tutte le categorie meno legate al bisogno di cura.

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GLOBALE

 

Continua anche l’emorragia di ingressi che si mantengono anche in questa settimana al di sotto dei livelli della stagione passata (-2,5%). Staremo a vedere se con l’approssimarsi dell’autunno, a fronte di un possibile aumento della domanda di cura di disturbi stagionali (come, ad esempio, i primi raffreddori), la situazione potrà evolversi in modo positivo.

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FARMACO RX

Il farmaco su prescrizione rimane dunque l’unico comparto in crescita (+1,8%) rappresentando, di fatto, la risposta a bisogni terapeutici continuativi o necessità curative non evitabili. Sostengono il comparto gli antidolorifici (+7,7%), gli antibiotici (+6,8%) e i farmaci per il controllo della lipidemia (+6,8%).

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LIBERA VENDITA

Il trend negativo (-8,5%) della libera vendita è imputabile al calo registrato da tutte le categorie che compongono il comparto. E a spiccare per negatività ci sono l’omeopatia (-25,3%), i sanitari (-22,6%) e i servizi codificati (-35,8%). Entrambi sanitari e servizi risentono ancora della diminuzione della domanda di tamponi per la rilevazione del Covid (sia self-test che legati al servizio erogato dalle farmacie), a fronte anche del confronto con la richiesta particolarmente vivace che aveva contraddistinto il 2021.

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AUTOMEDICAZIONE

L’automedicazione mostra una dinamica flat questa settimana segnando un -0,5%. Meglio quindi di settimana scorsa (aveva registrato -2,3%). E se il boom dei mesi passati è un ricordo, la decrescita, almeno negli ultimi giorni, sembra arginata. Il merito è soprattutto della categoria degli antidolorifici, al cui interno spiccano gli analgesici con un trend a doppia cifra (+11,1%), e ai prodotti dermatologici, tra i quali si distinguono per i numeri particolarmente brillanti l’anticaduta e gli antipruriginosi legati alla cura di disturbi come psoriasi e dermatiti (+27,7%).

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ANTICADUTA

Cresce in questa settimana il Mercato dell’Anticaduta (composto da prodotti sia di automedicazione che dermatologici come fiale, lozioni per la prevenzione della caduta dei capelli) e segue l’andamento delle stagioni passate che, con l’avvicinarsi della stagione autunnale, accende i riflettori sui problemi legati alla caduta dei capelli. Tuttavia, l’ingresso in stagione è stato più lento quest’anno: è probabile che anche questo mercato stia accusando i primi effetti dell’inflazione.  E, come si può osservare nel grafico, il trend stagionale rimane posizionato in territorio negativo (-6,4%).

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DERMOCOSMETICA

Nel conteggio in negativo della libera vendita c’è anche il comparto della Dermocosmetica che questa settimana chiude con un -1,8%. A trascinare verso il basso il mercato c’è soprattutto la paidocosmesi con un trend pari al -18,3%, mentre mantengono un andamento positivo i trattamenti per il viso (+2,0%) e il make-up (+4,9%), e soprattutto il trucco labbra (+39,9%), in grande rimonta dopo i periodi dei lockdown.

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ACNE

Il Mercato dei prodotti per la cura dell’acne entra ufficialmente in stagione allineandosi perfettamente con l’andamento delle due stagioni precedenti e posizionandosi agli stessi livelli sia dell’Autunno 2020 che del 2021. Il trend stagionale è leggermente positivo rispetto all’anno passato segnando un +1,0%.

 

 

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ANTIPEDICULOSI

Continua a salire nella seconda settimana dall’inizio delle lezioni per quasi tutti gli studenti italiani il Mercato dell’Antipediculosi, strettamente legato ai periodi scolastici. Ma quest’anno la spinta del suono della campanella è particolarmente robusta e il trend stagionale è eccezionalmente positivo: +19,2%.

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MAKE-UP

Le performance del Mercato del Make-Up (composto da prodotti per la cura del viso, delle unghie e delle labbra) si mostrano stabilmente positive, seguendo l’andamento della stagione passata, ma posizionandosi su livelli più alti. Il trend stagionale rimane infatti positivo e segna +5,4%.

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Indice di stagionalità: esprime l’andamento delle vendite (in confezioni) del mercato in relazione alle vendite medie settimanali degli ultimi due anni solari. Un indice con un valore pari o superiore a 110 determina l’entrata in stagione di un determinato mercato.

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