Che la telemedicina, ovvero secondo la definizione la “modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle Information and Communication Technologies (ICT), in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente non si trovano nella stessa località” avesse avuto un boom durante gli anni della pandemia era cosa nota. La sua significativa accelerazione riguarda anche la farmacia: i dati dall’attività di Telemedicina realizzata dalle farmacie nel triennio 2019-2021 hanno infatti registrato nel 2021 un aumento del 79% rispetto al 2020.
Prestazioni in tempo reale
L’attività di telemedicina realizzata dalle farmacie viene erogata grazie all’accordo di collaborazione tra Promofarma, società informatica di Federfarma, e HTN (Health Telematic Network), che ha visto un primo triennio appena concluso, ed è stato recentemente rinnovato per il triennio 2021-2023.
La telemedicina comporta la trasmissione sicura di informazioni e dati di carattere medico nella forma di testi, suoni, immagini o altre forme necessarie per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti: i risultati hanno dimostrato che i servizi tecnologico in farmacia sono una realtà nel nostro Paese. L’attuale network nazionale di farmacie coinvolte garantisce al cittadino prestazioni sanitarie in tempo reale (teleconsulti e telerefertazioni da parte di medici specialisti) con uniformità di raccolta dei dati sanitari, di dotazione di apparecchiature elettromedicali di tipo ospedaliero, di erogazione delle prestazioni professionali specialistiche, consentendo anche l’alimentazione di un unico database condiviso, nel rispetto della normativa in materia di tutela dei dati personali.
Le 6.500 le farmacie che, finora, hanno aderito all’accordo hanno erogato oltre 700.000 prestazioni sanitarie nell’arco di sette anni. In particolare, nel 2021 sono state complessivamente erogate 250.946 prestazioni, quando ne erano state erogate 140.370, con un aumento del 79%.
La raccolta dei dati sanitari relativi alle prestazioni erogate ha permesso, nel corso degli anni, elaborazioni di rilevante interesse scientifico, realizzate in collaborazione con l’Università di Brescia e l’Istituto superiore di sanità e presentate nel corso dei congressi di prestigiose società scientifiche, tra le quali Società italiana di cardiologia, Società italiana di telemedicina, European society of cardiology, American heart association, American college of cardiology.
Entrando nel dettaglio, nel 2021 sono stati effettuati: 159.322 elettrocardiogrammi, 56.117 monitoraggi Holter cardiaci, 35.507 monitoraggi della pressione arteriosa nelle 24h. I risultati di questi esami hanno portato 12.226 pazienti a contattare il proprio medico curante per ulteriori valutazioni o approfondimenti diagnostici.
«Questi dati dimostrano che la farmacia è un presidio di prossimità territoriale tecnologicamente avanzato, efficiente ed efficace, anello di congiunzione tra Servizio sanitario nazionale e cittadini», ha commentato Marco Cossolo, presidente di Federfarma. «La farmacia di relazione, orientata alle necessità di salute della persona, si sta concretizzando ulteriormente. I servizi di telemedicina sono un fondamentale strumento per rendere l’assistenza sanitaria più vicina e accessibile al cittadino».