Spesa farmaceutica, i dati Aifa sul primo bimestre 2024

Spesa farmaceutica, i dati Aifa sul primo bimestre 2024

Un dato un po’ preoccupante quello fornito dall’Agenzia italiana del farmaco sul bimestre gennaio-febbraio 2024: la spesa farmaceutica complessiva ammonta a 4.093,9 milioni di euro, con uno sforamento di 710 milioni rispetto al budget previsto. Va ricordato che per il 2024 la quota destinata alla spesa farmaceutica nell’ambito del Fondo sanitario nazionale corrisponde al 15,3%, ma se ci limitiamo ai primi due mesi dell’anno essa ha già toccato il 18,5%.

Convenzionata e diretta

Come sempre in questi casi è bene distinguere tra spesa convenzionata, che passa attraverso le farmacie territoriali, e quella per gli acquisti diretti, che una volta si definiva, un po’ genericamente, “ospedaliera”.

Dunque, la spesa convenzionata tocca – al netto degli sconti, dei ticket regionali e del payback versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche – i 1.322 milioni di euro, con un aumento di 33,7 milioni rispetto a quella dell’anno precedente. Aumenta anche il numero di ricette: 98,9 milioni, con un +4,0% rispetto al 2023; aumentano anche le dosi giornaliere dispensate, nella misura del 2,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

A livello regionale superano il tetto di spesa per la convenzionata – fissato al 6,80% – sette Regioni: Basilicata (7,43%), Lombardia (7,19%), Campania (7.04%), Calabria (7,01%), Abruzzo (6,98%), Sardegna (6,97%) e Puglia (6,85%).

Se poi passiamo agli acquisti diretti lo sforamento è ancora più cospicuo: 2.656,6 milioni di euro, con un aumento rispetto al tetto del 8,30% pari a 821,3 milioni. Va detto che questo capitolo di spesa è storicamente “fuori budget”, nel senso che, quando si tirano le somme a fine anno, ci si accorge che i fondi stanziati a inizio anno non sono mai sufficienti a coprire il fabbisogno di spesa annuale. Semmai è la convenzionata, che solitamente rispetta il tetto previsto, a destare qualche sorpresa in questa analisi Aifa relativa ai primi mesi del 2024. Detto per inciso, nella discussione che si è aperta sui fondi da destinare alla sanità nel contesto della prossima legge di Bilancio si accenna anche alla possibilità di ritoccare, al rialzo, la spesa farmaceutica.

Tornando alla spesa per acquisti diretti, a sforare sono tutte le Regioni, anche se ovviamente con modalità diverse: fermo restando che la quota prevista era dell’8,30%, Umbria, Sardegna e Campania sfiorano il 15%, mentre Provincia autonoma di Trento e della Lombardia si mantengono sotto i due punti percentuali di scostamento.

Fonte: https://www.aifa.gov.it/documents/20142/2505785/Monitoraggio_Spesa_gennaio-febbraio-2024.pdf

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