La Lombardia regolamenta la farmacia dei servizi rendendo uniformi le modalità di prestazioni su tutto il territorio regionale, con una recente Delibera di Giunta Regionale n° XII/848 dell’8 agosto che stabilisce regole chiare e omogenee per tutte le farmacie lombarde che intendono erogare servizi ai cittadini, anche in collaborazione con altri professionisti sanitari. Il provvedimento, già entrato in vigore, ratifica le linee guida sulla farmacia dei servizi stilate congiuntamente da Federfarma Lombardia, Federazione degli ordini dei farmacisti della Lombardia, Servizi farmaceutici Ats e U.O. Farmaceutica e dispositivi medici della Direzione Generale Welfare.
Un quadro regolatorio chiaro e aggiornato
Il documento, oltre a identificare modalità uniformi di erogazione delle prestazioni sul territorio, definisce compiti e prerogative dei soggetti coinvolti, confermando le farmacie lombarde nel loro ruolo di capillari operatori della rete sociosanitaria e fondamentali presidi sanitari di comunità.
«Queste linee guida rappresentano uno step importante nel percorso verso la piena e uniforme attuazione della farmacia dei servizi lombarda», commenta Annarosa Racca (nella foto), presidente di Federfarma Lombardia, in una nota. «I nostri esercizi farmaceutici dispongono ora di un quadro regolatorio chiaro e aggiornato, che li mette in condizione di organizzare e proporre prestazioni in grado di rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini. Abbiamo lavorato in piena sintonia con gli uffici della sanità regionale per predisporre il documento e trovo particolarmente significativo che, nelle premesse, si definisca chiaramente la farmacia un “presidio di zona”, dove la popolazione trova farmaci, ma anche servizi e assistenza di prossimità».
Entrando nel dettaglio delle linee guida, le farmacie lombarde potranno proporre prestazioni sanitarie sia al proprio interno, in spazi opportunamente separati, sia in strutture esterne, eventualmente co-gestite da due o più esercizi, anche in orari di chiusura e sotto il controllo dell’Ats competente.
I servizi che le farmacie possono offrire agli assistiti sono suddivisi tra le analisi di prima istanza e servizi di secondo livello (con dispositivi strumentali).
Le analisi di prima istanza comprendono: test per glicemia, colesterolo e trigliceridi; test per la misurazione in tempo reale di emoglobina, emoglobina glicata, creatinina, transaminasi, ematocrito; test per la misurazione di componenti delle urine, quali acido ascorbico, chetoni, urobilinogeno e bilirubina, leucociti, nitriti, Ph, sangue, proteine ed esterasi leucocitaria; test ovulazione, test gravidanza e test per menopausa per la misurazione dell’ormone Fsh nelle urine; test colon–retto per la rilevazione di sangue occulto nelle feci; test urine per acido ascorbico, chetoni, urobilinogeno e bilirubina, leucociti, nitriti, ph, sangue, proteine, esterasi leucocitaria, ovulazione, gravidanza, menopausa per la misura dei livelli dell’ormone Fsa nelle urine.
I servizi di secondo livello sono: misurazione con modalità non invasiva della pressione arteriosa; misurazione della capacità polmonare tramite autospirometria; misurazione non invasiva della saturazione di ossigeno; monitoraggio con modalità non invasive della pressione arteriosa e dell’attività cardiaca (holter, Ecg in collegamento con centri di cardiologia accreditati; utilizzo di dispositivi semiautomatici per la defibrillazione).
Vengono confermate le disposizioni già dettate dai protocolli nazionali vigenti (firmati con le associazioni nazionali delle farmacie) e le Delibere regionali di ratifica per quanto riguarda vaccinazioni e test diagnostici con prelievo di campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo.