Al via il progetto “Farmacia amica dell’autismo”. Ce ne parla Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona

Al via il progetto “Farmacia amica dell’autismo”. Ce ne parla Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona

La farmacia è sempre più punto di riferimento per la salute sul territorio, non solo grazie al costante sviluppo dei servizi, ma anche perché sempre di più rappresenta anche un centro di ascolto delle problematiche sociali. In questo contesto si inserisce il progetto “Farmacia amica dell’autismo” sviluppato da Federfarma Verona insieme all’Associazione Continuando a crescere Onlus, che ha inserito nelle farmacie veronesi uno strumento concreto per la comunicazione per simboli.

PharmaRetail ha chiesto a Elena Vecchioni (nella foto sotto), presidente di Federfarma Verona, di raccontarci come è nato il progetto.

 

Da dove nasce l’idea del progetto “Farmacia amica dell’autismo”?

Il progetto “Farmacia amica dell’autismo” è un progetto pilota, sviluppato dalla collaborazione che già da tempo abbiamo come Federfarma Verona con l’Associazione Continuando a crescere Onlus, una delle tante associazioni che si occupano di autismo nella provincia di Verona. Il progetto nasce da un desiderio nostro di concretamente o operativamente aprire una finestra di ascolto, a questi ragazzi e alle loro famiglie. Tre anni fa abbiamo cominciato la collaborazione con “Continuando a crescere” distribuendo in farmacia depliant che informavano e sensibilizzavano la popolazione sui disturbi dello spettro autistico. Lo scorso anno abbiamo organizzato un corso di formazione per farmacisti specifico sulla sindrome autistica, che ha avuto una grande partecipazione, patrocinato anche dell’Ordine dei Farmacisti, per fornire ai colleghi le nozioni principali. La farmacia si fa così garante non solo dei valori dell’inclusione, ma anche di quello dell’ascolto di categorie fragili.

Avevamo però la necessità di creare uno strumento concreto e pratico di utilizzo in farmacia, proprio per comunicare con questi ragazzi e per fare in modo che per loro la farmacia diventi un punto di riferimento.

 

Ci può parlare di questo strumento?

Nelle farmacie che aderiscono al progetto, riconoscibili dalla specifica vetrofania, sono disponibili e ben visibili sul banco dei particolari album, nel formato del calendario da tavolo, formati da tabelle comunicative di veloce consultazione che attraverso simboli chiari consentono una comunicazione tra utente e farmacista focalizzata sulle più comuni esigenze di salute. Per la prima volta in Italia si offre questo servizio pratico di accoglienza in farmacia: l’obiettivo è aumentare il livello di autonomia quotidiana e migliorare la qualità di vita di persone con difficoltà relazionali, come quelle legate all’autismo. Concretamente si tratta di una tabella comunicativa ed è stata realizzata con i simboli della comunicazione aumentativa alternativa, senza le indicazioni di parole, per permettere sia al farmacista sia all’utente di interpretare al meglio i simboli proposti.

 

Come è stato sviluppato?

Noi farmacisti abbiamo indentificato le domande e le risposte più comuni che vengono richieste in farmacia e con cui il farmacista si relaziona al paziente, quali ad esempio: “Hai mal di pancia, di testa, dolore ai denti?; La medicina va presa ogni 4 ore, oppure alla mattina e alla sera; Per questo medicinale devi andare dal medico che ti prescriverà la corretta terapia redigendo la ricetta”. Lucia Mazzi logopedista e terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Sarah Fort traduttrice in simboli, hanno creato questo album/calendario, con la comunicazione per simboli. Le tabelle di simboli sono ideate per le persone con autismo ma possono essere utilizzate anche per comunicare con turisti che non conoscono l’italiano, persone sorde o ipoudenti. Senza dimenticare che il contatto visivo, il tono di voce rilassato e sereno, un semplice sorriso sono indispensabili per un approccio empatico.

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