È stato presentato il 22 gennaio 2025 presso la Sala Nassiriya del Senato l’intergruppo parlamentare “One Mental Health”, un nuovo progetto dedicato a rispondere all’emergenza salute mentale in Italia. Composto da Deputati e Senatori della XIX legislatura, l’intergruppo si propone di promuovere misure concrete per migliorare l’accesso alle cure, ridurre lo stigma e rafforzare il supporto sociosanitario per le persone con disturbi mentali.
Il Senatore Ignazio Zullo, presidente dell’Intergruppo, ha spiegato che l’obiettivo è coordinare le istanze di esperti, associazioni e stakeholder per trasformarle in interventi legislativi capaci di migliorare l’assistenza sanitaria e favorire l’inclusione sociale. Tra le priorità evidenziate ci sono il superamento delle Rems, un’attenzione particolare alla “doppia diagnosi” (disturbi mentali associati a dipendenze patologiche) e un migliore supporto nella transizione dalla neuropsichiatria infantile ai servizi per adulti.
Le sfide della salute mentale in Italia
I dati del Ministero della Salute indicano che 16 milioni di italiani soffrono di problemi di salute mentale, con un incremento del 6% rispetto al 2022. Ansia e depressione colpiscono il 75% delle persone affette, ma circa 2 milioni non ricevono cure a causa dello stigma e delle carenze del sistema. Nel 2023, i Dipartimenti di Salute Mentale hanno seguito 845mila utenti, ma il numero di dipartimenti è diminuito da 183 nel 2015 a 139 nel 2023, aggravando la carenza di operatori sanitari, stimata in circa 12mila unità.
Una visione “One Mental Health”
Il nuovo Intergruppo Parlamentare propone una visione integrata della salute mentale, che vada oltre l’approccio medico tradizionale, includendo benessere fisico, psicologico, sociale ed economico. Il reinserimento lavorativo e sociale delle persone con disturbi mentali è una priorità, insieme al rafforzamento delle politiche abitative e della medicina di prossimità.
Alberto Siracusano, Professore Emerito di Psichiatria e Coordinatore del Tavolo Tecnico Ministeriale Salute Mentale, ha dichiarato: «La costituzione dell’intergruppo parlamentare rappresenta un importante e concreto passo in avanti per la creazione di una nuova cultura della salute mentale. Il nostro primo passo sarà sottoporre all’Intergruppo gli Hot Points tematici che abbiamo definito, come quello dedicato alla transizione dall’età evolutiva all’età adulta che rappresenta una situazione particolarmente delicata e problematica e che riguarda la salute mentale dei giovani e delle famiglie. Altro punto fondamentale sarà definire la road map per poter aumentare i livelli di investimento nella salute mentale, fermi da oltre 10 anni al 3,5% del FSN. Ho volutamente utilizzato il termine investimento e non finanziamento, dacchè è ormai acclarato da numerosi studi scientifici che ogni singolo euro investito in più nella cura e prevenzione della salute mentale produce un ritorno di 4 euro in termini di produttività da parte delle persone che soffrono di disturbi mentali. Inoltre – ha proseguito Siracusano – stiamo affrontando anche la possibilità di sviluppare un’attenzione particolare sulla salute mentale di genere e quindi alla depressione peripartum. Il frutto di questo lavoro confluirà in parte in raccomandazioni e iniziative del Ministero della Salute, altre saranno incluse nel Piano nazionale della salute mentale. Stiamo infine definendo anche delle linee guida sulla depressione».
Le priorità dell’Intergruppo
Tra i temi che verranno affrontati emergono:
- Maggiori risorse per la salute mentale
- Adeguamento dell’offerta assistenziale
- Rafforzamento dei servizi territoriali e della telemedicina
- Lotta allo stigma attraverso iniziative di sensibilizzazione
- Politiche di supporto per la “doppia diagnosi” e il superamento delle Rems
Con l’Intergruppo “One Mental Health”, il Parlamento si impegna a promuovere una nuova cultura della salute mentale, rispondendo a un’emergenza che coinvolge milioni di cittadini italiani.