Secondo l’ultimo rapporto Istat sulla povertà, nel 2020 la pandemia ha avuto un effetto significativo sulle condizioni economiche delle famiglie: la condizione di povertà assoluta ha riguardato oltre cinque milioni e seicentomila individui, vale a dire il 9,4 per cento delle persone residenti in Italia, mentre nell’anno precedente la quota era pari al 7,7%. In quest’ultimo anno la povertà è aumentata ovunque, ma in misura maggiore a Nord; nel Mezzogiorno, che mantiene comunque valori più alti di incidenza, l’aumento è stato meno significativo. Da questi dati emerge chiara l’importanza di iniziative come il nuovo progetto, “Rete dei presidi farmaceutici solidali” resa possibile dalla partnership tra Egualia, Fondazione Banco Farmaceutico onlus e Fofi.
Partnership tra aziende, farmacisti e Banco farmaceutico
La Rete nasce per favorire la cura delle persone che vivono in stato di povertà attraverso un sostegno strutturale alle realtà che già offrono loro medicine e terapie gratuite. Le organizzazioni beneficiarie del programma sono due: Opera San Francesco di Milano e Comunità di San’Egidio di Roma. Per dodici mesi riceveranno i farmaci di cui hanno bisogno per i propri ospiti. La Rete fa seguito al progetto sperimentale “Farmacie di strada”, inaugurato nel 2018, a Roma, da Egualia (allora Assogenerici), Banco Farmaceutico, Fofi e Imes (Istituto di medicina solidale): grazie all’iniziativa, in un anno sono stati raccolte quasi 9.000 confezioni di medicinali, pari a un valore di oltre 88.000 euro.
Durante la pandemia la stessa rete di solidarietà ha subito dei contraccolpi: secondo il Bilancio di Povertà pubblicato dal Banco farmaceutico, il 40% degli enti ha dovuto limitare le proprie attività, il 6% ha addirittura chiuso i battenti. Chi è rimasto aperto è stato quasi sempre in grado di fornire Dispositivi di protezione individuale agli utenti; nella metà dei casi sono state introdotte prenotazioni per l’accesso alle strutture.
«Le realtà assistenziali, a causa della pandemia, hanno affrontato l’anno più difficile della propria storia recente; così, per tante persone indigenti, la cui condizione è stata aggravata dalla crisi economica provocata da quella sanitaria, è stata messa a repentaglio la possibilità di ricevere medicine e terapie da chi si è sempre preso cura di loro», ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus. Questo a fronte di un numero di assistiti, a inizio anno 2020, di poco più di 434.000, con una copertura pari al 10% dei poveri assoluti registrati da Istat.
Con questo nuovo progetto le aziende farmaceutiche associate a Egualia doneranno prodotti medicinali sottratti appositamente dal circuito commerciale, con l’obiettivo di coprire interamente il fabbisogno annuale delle realtà benefiche coinvolte. Egualia sensibilizzerà le proprie aziende associate affinché donino; Banco Farmaceutico gestirà e monitorerà il flusso delle donazioni, verificherà periodicamente il fabbisogno espresso dalle realtà assistenziali, e raccoglierà i dati per sviluppare uno studio di ricerca nell’ambito della produzione scientifica dell’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria (OPSan); Fofi inviterà i farmacisti a svolgere attività di volontariato e darà il proprio contributo per realizzare un prontuario dei Presidi Farmaceutici Solidali, fornendo così un supporto allo studio previsto.