Secondo l’Annual Win World Survey – una ricerca globale che esplora le opinioni di oltre 29.000 cittadini di 34 Paesi di tutto il mondo sulla propria salute e sugli stili di vita – nell’anno della pandemia il 79% degli individui si considera in salute. Come è possibile un dato così positivo, quando il 2020 è stato l’anno di una crisi economica e sanitaria globale? Secondo le conclusioni della survey, forse è stata proprio la pandemia a fare rivalutare il concetto di salute, per la quale non si intende più solo l’assenza di patologie, ma anche uno stato di benessere, di condizione sociale ed economica favorevole, di abitudini salutari giornaliere e di salute mentale.
Il 64% della popolazione dorme bene, il 69% non è stressato
I risultati della ricerca, i cui dati italiani sono stati raccolti da Bva Doxa, membro italiano e socio fondatore di Win, mostrano che gli uomini tendono a considerarsi più sani delle donne e che più alto è il livello di istruzione degli individui più diffusa è la percezione della salute.
Gli intervistati in Africa si considerano tra i più sani (90%) e, nel quadro globale, molto meno colpiti dalla pandemia nel 2020 rispetto ai cittadini di altri continenti come l’Europa e le Americhe. Più o meno in linea con il risultato globale, il 76% dei cittadini in Europa si considera in salute. In Italia la quota di coloro che si considerano sani sale ancora, arrivando all’88%: ottavo posto nella classifica dei Paesi i cui cittadini si considerano sani. Tra i Paesi europei solo la Francia supera l’Italia, con il 90% della popolazione che si considera in salute.
Il 64% della popolazione mondiale ammette di dormire bene, un tasso addirittura migliore rispetto allo scorso anno (+3%). Il 64% dei cittadini in Europa ammette di godere di un buon sonno, cosa che aiuta sicuramente il benessere generale, e gli italiani sono in linea con la media del continente: il 61% dice di dormire bene. Tra i Paesi europei i cui cittadini dormono meglio troviamo la Croazia (75%), la Finlandia e la Spagna (72%) e la Danimarca (71%).
Il 39% delle persone nel mondo si è esercitato regolarmente nel 2020, con un + 2% rispetto ai due anni precedenti. Tuttavia, c’è ancora un alto tasso di persone che fa poco o nessun esercizio (31%). Il 36% degli italiani fa esercizio fisico regolarmente, posizionandosi tra i primi dieci del mondo: i Paesi europei che precedono l’Italia sono Danimarca (43%), Germania (40%) e Francia (36%).
Se, da una parte, non stupisce il fatto che, nel 2020, il 31% della popolazione ha affermato di aver sofferto regolarmente di stress, è però da rilevare che la variazione tra i risultati del 2020 e quelli degli anni precedenti è minima. Sono il 32% gli individui in Europa che ammettono di soffrire di stress e il 34% in Italia.
Complessivamente, il 17% della popolazione mondiale fuma regolarmente, mentre il 15% beve alcolici regolarmente. Gli uomini fumano e bevono molto più delle donne (fumo: 22% contro 11%; alcool: 20% contro 11%).
Il consumo di alcool e fumo, in Europa, si attesta al 19%: percentuali molto simili in Italia dove i fumatori sono il 19% e i consumatori di alcool il 17%.