Mentre i dati di vendita in Italia dell’ultimo trimestre rilevati da New Line Ricerche di Mercato registrano una dinamica negativa dell’omeopatia che prosegue dai mesi precedenti, sia a fatturato (-5,1%) sia soprattutto a confezioni (-10,9%), Toluna Harris Interactive per Boiron, ha presentato una ricerca che ha misurato la percezione e l’utilizzo dell’omeopatia nel mondo. Secondo i risultati, nel mondo il 57% delle persone ha utilizzato l’omeopatia nel corso della propria vita e il 55% prevede di farne uso in futuro, perché ritiene i medicinali omeopatici naturali e privi di effetti collaterali.
Naturalezza e assenza di effetti collaterali
L’indagine è stata condotta negli ultimi 18 mesi su un campione di 14.340 persone adulte, intervistate in 14 Paesi (Francia, Spagna, Italia, Germania, Stati Uniti, Canada, Colombia, Bulgaria, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e India). Se da una parte il 57% ha dichiarato di aver utilizzato l’omeopatia nel corso della propria vita, dall’altra in riferimento agli ultimi 12 mesi, in media il 48% delle persone ha utilizzato l’omeopatia, regolarmente o occasionalmente.
Per quanto riguarda le differenze tra Paesi, la percentuale di persone che hanno utilizzato l’omeopatia negli ultimi 12 mesi varia dal 27% (in Canada) al 78% (in India). Queste variazioni possono dipendere da vari fattori: dalla storia e dalla diffusione dell’omeopatia nei diversi Paesi, dal numero di aziende produttrici di medicinali omeopatici, dall’interesse della popolazione per le medicine complementari, dal funzionamento del sistema sanitario del Paese o dalla presenza di professionisti della salute che utilizzano l’omeopatia. Alcuni Paesi si distinguono per un utilizzo molto ampio dell’omeopatia: per esempio l’India (78%), la Colombia (71%) e la Francia (59%) mostrano tassi di utilizzo elevati. In Europa, diversi Paesi hanno una percentuale di utilizzatori vicina al 50%, per esempio Germania, Italia, Bulgaria e Romania.
L’indagine ha poi evidenziato una significativa soddisfazione da parte di coloro che utilizzano l’omeopatia: la percentuale media è pari all’82%, con dati relativi ai singoli Paesi che non scendono mai sotto il 75% (a eccezione del Canada). In Europa, nella maggior parte dei Paesi coinvolti nell’indagine, più di 8 persone su 10 si dichiarano soddisfatte dei medicinali omeopatici. Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, la percentuale è molto alta negli Usa e in Colombia, dove 9 persone su 10 si dichiarano soddisfatte dell’omeopatia. In India, la percentuale di soddisfazione raggiunge il 95%.
In tutti i Paesi in cui si è svolta l’indagine, i tre principali ambiti di utilizzo evidenziati sono: la salute del bambino, nel contesto di una malattia cronica (allergie, eczema, sinusite, ecc.), a seguito di un trattamento inefficace. In alcuni Paesi, poi, l’omeopatia è molto apprezzata nella pratica sportiva, in particolare per il recupero post attività. Questo tipo di utilizzo è stato registrato principalmente negli Stati Uniti, in Colombia, in Italia e in Spagna.
Dall’indagine emerge inoltre la volontà di utilizzare l’omeopatia: più di una persona su due pensa di ricorrere ai medicinali omeopatici in futuro e, tra coloro che già la utilizzano, la percentuale è pari al 75%. Un dato che rivela un elevato livello di fidelizzazione e fiducia nella terapia.
In merito alle motivazioni che spingono all’utilizzo dei medicinali omeopatici, il 51% cita la naturalezza come motivazione principale, evidenziando l’assenza di effetti collaterali; il 44% dichiara di volere evitare i farmaci chimici, evidenziando una preferenza per le soluzioni naturali; il 35% afferma che i farmaci omeopatici sono migliori per la salute; il 32% sottolinea l’efficacia dei farmaci omeopatici.
Nell’80% dei casi coloro che ipotizzano di utilizzare l’omeopatia in futuro affermano che si rivolgeranno ai professionisti della salute (farmacista, medico generico o medico omeopata). In particolare, per quanto riguarda il farmacista i dati sono: Francia (59%), Slovacchia (54%), Repubblica Ceca (52%), Germania (47%). Negli Stati Uniti gli utilizzatori dell’omeopatia sono più propensi a consultare Internet (50%) per ottenere informazioni o acquistare medicinali omeopatici.