La valutazione dei farmaci per le decisioni di accesso e rimborsabilità a carico del SSN è un’attività complessa che richiede risorse qualificate e tempo. A partire dallo scorso anno, l’AIFA sta cercando di riorganizzare questa funzione, per arrivare a una gestione più strutturata del processo. Il 16 gennaio, con l’obiettivo di favorire un confronto continuo e sistematico sull’accesso ai farmaci e sulla loro rimborsabilità, l’Agenzia italiana del farmaco ha istituito il “Tavolo Tecnico di Coordinamento AIFA-Regioni”.
Favorire un confronto continuo
Il “Tavolo Tecnico di Coordinamento AIFA-Regioni”, sarà coordinato da Pierluigi Russo, Direttore tecnico-scientifico AIFA, e sarà composto da un rappresentante di ciascuna Regione e Provincia Autonoma: 15 componenti sono stati già indicati dalle singole Regioni, mentre per le altre 6 la designazione regionale è in fase di perfezionamento. I componenti del Tavolo rimarranno in carica per due anni, con possibilità di proroga.
Obiettivo di questo tavolo di confronto «è quello di favorire un confronto continuo e strutturato sull’accesso ai farmaci e la loro rimborsabilità, ferma restando la disponibilità dell’Agenzia a fornire il suo supporto tecnico-scientifico al fine di implementare sia l’attività di controllo dell’appropriatezza prescrittiva che la definizione di percorsi terapeutici mirati a un uso ottimale dei farmaci e alla governance della spesa» ha spiegato in una nota Pierluigi Russo.
Nel dettaglio, il Tavolo rivolgerà particolare attenzione alla gestione delle diverse informazioni e dei dati utili per le attività di governance; alla verifica e condivisione dei dati di monitoraggio della spesa farmaceutica nazionale e regionale; alla condivisione anticipata, delle informazioni disponibili sui medicinali di prossima autorizzazione da parte dell’Agenzia; alla condivisione delle attività derivanti dalla piattaforma dei Registri AIFA per il monitoraggio di farmaci ad alto costo e innovativi; alla condivisione di analisi e di valutazioni tecniche sull’appropriatezza prescrittiva e sulla rimborsabilità di medicinali, sviluppate a livello nazionale e regionale dall’Agenzia; all’eventuale supporto ad attività nell’ambito della farmacovigilanza e della sperimentazione clinica.
L’analisi pubblicata a giugno 2024, dal titolo ‘EFPIA Patients WAIT (Waiting to Access Innovative Therapies) Indicator Survey’ aveva evidenziato alcune criticità del processo in Italia. In particolare, rispetto ai dati delle 5 nazioni più popolose, era emerso che l’Italia è il secondo Paese, in termini di numero di farmaci resi accessibili ai pazienti e il terzo per il tempo medio di accesso (ad eccezione delle terapie di combinazione); in Germania le tempistiche sono molto più ridotte per tutte le tipologie rispetto agli altri Paesi, a seguito di scelte di politica farmaceutica sopra menzionate. D’altra parte il Paese ha tempi inferiori rispetto alla media “tutti i farmaci” per oncologici e terapie di combinazione (pari, rispettivamente a 419 e 415 giorni in Italia) ma tempistiche maggiori rispetto alla media “tutti i farmaci” per medicinali a designazione orfana e orfani non oncologici (pari rispettivamente a 477 e 513 giorni in Italia).