Indagine Doctolib: vicinanza e scorte vincono su orari di apertura e sconti nella relazione cittadini-farmacia

Indagine Doctolib: vicinanza e scorte vincono su orari di apertura e sconti nella relazione cittadini-farmacia

Prossimità è diventata, nel post pandemia, la parola d’ordine cui richiamarsi per il rilancio della medicina territoriale, dopo la prova non certo positiva dell’emergenza sanitaria. Ma a ben vedere la prossimità è stata da sempre il valore aggiunto del sistema farmacia nazionale, da intendersi come vicinanza geografica e, insieme, come qualità del contato umano.

Una ulteriore conferma viene da questa indagine condotta da Doctolib Italia – piattaforma di servizi on line che si propone di facilitare l’accesso dei cittadini alle prestazioni sanitarie – tra marzo e aprile 2024 su un campione di 2033 cittadini residenti in diverse regioni italiane: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle D’Aosta, Veneto.

Un rapporto di fiducia

Secondo la ricerca oltre 8 italiani su 10 (86%) hanno una farmacia di fiducia alla quale si affidano: i criteri con i quali viene effettuata la scelta sono sicuramente la vicinanza (47%) e la disponibilità dei farmaci (26%) ma è anche importante che ci sia un senso di sicurezza e di affidabilità (19%). Gli orari di apertura, per esempio, sono un fattore di peso solo per il 4% dei nostri connazionali, così come l’aspetto della scontistica e delle promozioni (3%). Non solo, quando viene chiesto loro quale servizio aggiuntivo li spingerebbe a cambiare farmacia, il 34% risponde che in nessun caso si recherebbe altrove. Altri intervistati invece tengono in considerazione alcuni pull-factor, come la possibilità di condividere in anticipo una ricetta e controllare la disponibilità dei farmaci (32%), la consegna a domicilio (21%) e la possibilità di prenotare online un servizio o una visita (21%).

Quanto ai servizi “esplosi” in seguito alla pandemia – dai test diagnostici alle vaccinazioni – dall’indagine risulta che ne hanno usufruito più di 4 italiani su 10, sia prenotando il servizio in anticipo (25%) sia semplicemente recandosi in farmacia (15%).

«La farmacia negli ultimi anni è diventata un punto di riferimento sempre più importante e necessario per i nostri connazionali», sottolinea Nicola Brandolese, Ceo di Doctolib Italia. «Grazie anche all’avvento del digitale, è riuscita ad ampliare enormemente l’offerta dei propri servizi e continua tuttora a vivere un momento di grande trasformazione. Uno dei nostri principali obiettivi – anche come applicazione per gestire al meglio la propria salute – è proprio quello di favorire questo processo di rinnovamento e garantire nuove opportunità ai cittadini nella gestione della propria salute anche attraverso il canale delle farmacie».

Sulla prospettiva di una digitalizzazione in sanità che renda molto più facile la vita ai cittadini non sembrano esserci dubbi, anche se per il momento l’opzione più apprezzata è quella della ricetta dematerializzata: nel campione preso in considerazione oltre 6 persone su 10 vorrebbero avere la possibilità di condividere digitalmente con la farmacia la ricetta medica prima di recarsi fisicamente in negozio e il 22% già si avvale di questa opportunità.

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