Green pass: coinvolte le farmacie, che faranno anche tamponi a prezzi calmierati

Green pass: coinvolte le farmacie, che faranno anche tamponi a prezzi calmierati

Dopo la decisione del governo italiano di istituire il Green pass, grande affluenza in questi giorni nelle farmacie, richiedere la stampa del certificato verde. Un altro tassello nell’impegno delle farmacie nella lotta al Covid-19, insieme alla vaccinazione e all’esecuzione dei tamponi. Le farmacie, infatti, dovranno anche assicurare, fino al 30 settembre 2021, la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzi contenuti, che tengano conto dei costi di acquisto, come verrà stabilito nell’ambito di un protocollo d’intesa definito dal Commissario straordinario con il ministro della Salute, per agevolare chi ancora non ha concluso l’iter vaccinale.

Assicurata anche in questo caso l’assistenza ai cittadini

«Il massiccio ricorso ai farmacisti delle farmacie di comunità per ottenere il Green Pass è una nuova conferma della capacità della nostra professione di poter risolvere le difficoltà causate ai cittadini dall’introduzione di nuove procedure, anche durante le fasi più critiche della pandemia», ha spiegato in una nota Andrea Mandelli, presidente della Fofi. «Ringrazio quindi tutti i colleghi che hanno aggiunto anche questa incombenza alla loro attività quotidiana, che non è mai semplice, a tutela dei cittadini. Il nostro ruolo nell’assistenza territoriale è cambiato e questa evoluzione deve proseguire, perché è in grado di assicurare alla popolazione servizi professionali e prestazioni sanitarie che vanno al di là della pur indispensabile dispensazione del farmaco. Gli italiani l’hanno capito fin da subito, nel corso della pandemia, e si sono rivolti ai farmacisti come al loro primo riferimento sul territorio. Ai cittadini che si rivolgono a noi chiedo però di aiutarci ad aiutarli e, nel caso del Green Pass, a recarsi in farmacia con tutti i documenti e i dati necessari, a cominciare dalla tessera sanitaria».

I cittadini in farmacia si sentono supportati e anche in questa fase della pandemia, «con spirito di servizio, i farmacisti continuano a offrire assistenza e a rispondere ai nuovi bisogni di salute, somministrando tamponi e vaccini», ha affermato il presidente di Federfarma Marco Cossolo. «In queste ore molte persone, soprattutto anziane, si rivolgono alle 19.000 farmacie diffuse capillarmente sul territorio per stampare il green pass: non hanno il computer o hanno poca dimestichezza con i mezzi informatici, spesso sono sole e per questo entrano con fiducia in farmacia, dove siamo pronti ad accoglierle e a soddisfare anche questa necessità».

L’occasione per il presidente di Federfarma è anche quella di «ringraziare le farmacie ed i farmacisti per l’impegno profuso fin dall’inizio della pandemia». Farmacie che in questi mesi «hanno ampliato la gamma dei servizi offerti, confermando il proprio ruolo di presidio sanitario di prossimità, parte integrante della rete di assistenza territoriale nazionale. Continueremo a collaborare con le Istituzioni per avvicinare sempre più il Servizio sanitario nazionale ai cittadini».

Sul fronte vaccinale, a Verona, sono partire il 21 luglio le vaccinazioni nelle farmacie che hanno già aperto le prenotazioni per la popolazione tra 18 e 59 anni senza patologie. Viene inoculato il vaccino Moderna. «Sono moltissimi i giovani che vogliono vaccinarsi in farmacia contro il Covid 19 e plaudiamo quindi al senso civico di chi comprende quanto sia importante porre una barriera alla circolazione del virus», ha spiegato Elena Vecchioni (nella foto), presidente di Federfarma Verona, «e che giustamente desiderano essere coperti per eventuali spostamenti e in generale per poter vivere in maniera più “libera” questo periodo ancora problematico». Di giorno in giorno aumenta il numero di farmacie, ad oggi 103, disponibili per la popolazione in tutta la provincia.

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