«Siamo solo all’inizio di un percorso per riorganizzare la nostra sanità pubblica. I prossimi obiettivi sono l’abolizione del tetto di spesa per le assunzioni di personale, l’aumento delle indennità di specificità e la valorizzazione degli specializzandi. Vogliamo restituire attrattività al servizio pubblico, fare in modo che i nostri professionisti restino nelle nostre strutture trovando condizioni economiche, professionali e organizzative, incentivanti». Sono le parole del ministro della Salute, Orazio Schillaci, all’evento promosso a Roma dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) in occasione della Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato che si è celebrata il 20 Febbraio.
«Anche in questa sfida so di poter contare sull’appoggio della Fnomceo, sul suo impegno a far riscoprire la bellezza e l’importanza di scegliere questa professione perché se oggi l’universalità, la gratuità e l’equità del Servizio sanitario nazionale sono garantite – ha sottolineato Schillaci – è grazie a tutto il personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato che oggi celebriamo. Questa è la strada che vogliamo percorrere, insieme».
La “Giornata nazionale del personale sanitario”, giunta alla sua quarta edizione, è un’iniziativa promossa dal regista Ferzan Ozpetek e dal paroliere Mogol. Istituita con la Legge 13 novembre 2020 “per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus”, la data del 20 febbraio è stata scelta simbolicamente per ricordare il giorno in cui a Codogno venne scoperto il “paziente uno”.
Ha proseguito Schillaci, «celebriamo la quarta Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato istituita durante la pandemia che oggi ci stiamo lasciando alle spalle, ma tenendo vivo il ricordo del sacrificio e dell’impegno delle donne e degli uomini del nostro servizio sanitario in prima linea a combattere il virus e ad assistere e salvare milioni di italiani. Fin dal primo giorno di Governo, abbiamo posto al centro della nostra azione la valorizzazione e la tutela del personale sanitario che è il cuore pulsante del Servizio sanitario nazionale e garantisce ogni giorno la piena attuazione del diritto fondamentale alla salute, così come sancito dalla nostra Costituzione». «Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato a dare i primi segnali attraverso interventi concreti», ha affermato il ministro ricordando che «in questo anno, le misure che abbiamo adottato in sanità hanno posto al centro il personale sanitario”: con il decreto Bollette si è intervenuti sull’area dell’emergenza-urgenza con specifici incentivi e con misure per tutelare la sicurezza degli operatori sanitari e il confronto con le categorie è continuo per migliorare e potenziare gli strumenti a nostra disposizione».