Francia, 3 Comuni su 4 senza farmacia né medico

Francia, 3 Comuni su 4 senza farmacia né medico

La notizia riportata da Le quotidien du pharmacien, autorevole testata di settore, ha dell’incredibile: il 72% dei Comuni francesi è priva di farmacia e di medico.

Cifre che scaturiscono da una indagine condotta dall’istituto di ricerca La Longue Vue.

Il quadro delineato è desolante: in 1.022 Comuni è presente almeno un medico ma non ci sono farmacie, mentre in 855 Comuni c’è una farmacia ma nessun medico.

Tirando le somme: in 25.287 Comuni francesi, su un totale di 35.083, non sono presenti né farmacie né medici.

Un altro dato preoccupante che emerge dall’indagine: tra il 1º febbraio e il 1º agosto 2023 ben 130 farmacie hanno chiuso i battenti.

Va ricordato che il sistema farmacia francese non è certo inerte di fronte a questa situazione. È di qualche mese fa uno sciopero dei farmacisti che ha visto la chiusura, in alcune città, del 100% delle farmacie. Diversi i motivi di scontento per la categoria: la carenza di farmaci, la remunerazione inadeguata, la crescente presenza di vendite di farmaci online che peggiora il livello del servizio farmaceutico. Con l’ombra di Amazon che si allunga sempre di più sulla catena distributiva.

Per i farmacisti la carenza di farmaci non è solo un problema amministrativo o finanziario ma ha un impatto diretto sulla salute dei pazienti. Così come la chiusura di decine di esercizi implica, come è evidente, conseguenze di rilievo sulla salute pubblica, in quanto alla difficoltà ad approvvigionarsi di farmaci si aggiunge quella di trovare un presidio territoriale dove essi vengano dispensati.

Inevitabile il paragone con la situazione in Italia, dove (dati Federfarma 2023) è presente una farmacia ogni 2.938 abitanti, mentre in Francia una ogni 3.284. Ma al di là dei numeri, nella Penisola l’istituto della pianta organica pare garantire un equo accesso al farmaco in tutto il territorio nazionale, grazie anche alla efficienza della rete distributiva intermedia. Allo stesso tempo tra i fondi del Pnrr finalizzati al rilancio delle aree interne – soggette a spopolamento e impoverimento socio economico – ci sono anche quelli destinati alle farmacie rurali, affinché possano anch’esse allinearsi a quelle dei centri urbani nella possibilità di fornire servizi di carattere diagnostico ai cittadini.

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