Federsalus spinge sulla ricerca scientifica: intervista a Madi Gandolfo

Federsalus spinge sulla ricerca scientifica: intervista a Madi Gandolfo

Federsalus, associazione italiana rappresentativa del settore degli integratori alimentari, e Fondazione Giovanni Lorenzini, attiva nel campo della medicina traslazionale e della prevenzione, hanno siglato un accordo, con l’obiettivo di contribuire alla ricerca scientifica nell’ambito della nutrizione integrata. La partnership rappresenta un passaggio naturale e necessario per accelerare il cambiamento nell’approccio alla salute delle persone, che prospetta un atteggiamento attivo piuttosto che reattivo. Pharmaretail ne ha parlato con Madi Gandolfo (nella foto), direttrice generale di Federsalus.

Necessaria una validazione scientifica degli integratori

«Come associazione rappresentativa di oltre 240 aziende dell’intera filiera degli integratori alimentari – che comprende aziende a marchio sul mercato, produttori in conto terzi, produttori e distributori di materie prime – riteniamo di avere un ruolo di responsabilità nei confronti dell’intero settore ed è per questo motivo che siamo costantemente impegnati a offrire sempre il miglior servizio, assicurando un aggiornamento continuo agli associati», spiegato Gandolfo

Infatti, grazie alla forte rete di relazioni tra industria, consumatori e istituzioni, che Federsalus ha costruito negli anni, e al metodo scientifico adottato dalla Fondazione Giovanni Lorenzini, le parti intendono collaborare al fine di effettuare studi clinici e diffonderne i risultati che possano documentare efficacia e sicurezza degli integratori alimentari, oltre al ruolo nella prevenzione e nel mantenimento di un buono stato di salute.

«Come emerso anche nella nostra ultima indagine di settore, gli integratori alimentari stanno diventando sempre più presenti nella quotidianità degli italiani, che ne hanno riconosciuto il ruolo nella prevenzione primaria», continua Gandolfo. «Proprio l’evoluzione crescente di questo settore in Italia, ma non solo, ha generato la necessità di una validazione scientifica, per poter assicurare sempre un prodotto sicuro ed efficace, ma anche per rafforzare la reputazione del comparto, troppo spesso minata da comunicazioni non conformi ai claim approvati dalle istituzioni e, pertanto, fuorvianti, che favoriscono la diffusione di una percezione errata del suo ruolo». Si tratta «di un settore in costante crescita e cambiamento e c’è ancora molta strada da fare prima che ne vengano riconosciute le potenzialità. Crediamo, quindi, che sostenere e incentivare la ricerca scientifica sia un passo fondamentale per raggiungere questo obiettivo imprescindibile».

Questa partnership ha anche lo scopo di contribuire a diffondere un atteggiamento attivo rispetto alla propria salute, a partire dalla prevenzione primaria. «Senza dubbio, la pandemia Covid-19 ha contribuito ad accrescere la consapevolezza delle persone nei confronti del mantenimento dello stato di salute, funzione propria degli integratori alimentari. Con la Fondazione Giovanni Lorenzini condividiamo la convinzione che sia indispensabile un approccio alla salute attivo piuttosto che reattivo. È importante sottolineare, infatti, che il ruolo degli integratori non è quello di curare le malattie, ambito esclusivo dei farmaci, ma aiutare a superare stadi temporanei di disagio o carenze. Collaborando su progetti di studio scientifici ad hoc e dando visibilità agli stessi, ci auguriamo di portare evidenze che valorizzino l’efficacia delle sostanze utilizzate e offrano certezze al consumatore».

Nel dettaglio dell’accordo, la Fondazione Lorenzini mette a servizio delle aziende associate di Federsalus le proprie competenze e l’attività scientifica per progettare il disegno e lo sviluppo di protocolli di ricerca che contribuiscano a validare l’uso delle sostanze impiegate negli integratori alimentari e rafforzare la credibilità di tutto il comparto. Dall’altra parte, Federsalus, forte del supporto scientifico della Fondazione, si impegna a coinvolgere i suoi associati per favorire lo sviluppo di progetti collaborativi.

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