Farmacisti, ampliare il loro ruolo in Europa per aumentare il self-care

Farmacisti, ampliare il loro ruolo in Europa per aumentare il self-care

Si stima che in Europa vi sia una carenza di 50.000 medici: questo insieme al progressivo invecchiamento della popolazione, sta portando ad un aumento della pressione sull’assistenza sanitaria, che necessita di nuove soluzioni.

In questo contesto, un White Paper dal titolo “Redefining the role of self-care in Europe” – commissionato da Haleon, azienda nata dallo spin-off della divisione Consumer Healthcare del gruppo GSK – propone di aumentare l’educazione alla salute dei cittadini e il ricorso al self-care, attraverso la consulenza del farmacista.

Un approccio incentrato su farmacie e consulenza del farmacista

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il self-care può essere definito come «la capacità dei singoli individui, delle famiglie e comunità di promuovere la propria salute, prevenire le malattie, mantenersi in salute e affrontare malattie e disabilità con o senza il supporto di un operatore sanitario». Oggi, secondo i dati dell’associazione europea dei produttori di farmaci da banco, sono 1,2 miliardi i casi di disturbi minori attualmente autogestiti in Europa per i quali, in assenza di self-care, sarebbero necessari altri 120.000 medici. Secondo il documento presentato molti dei problemi e delle sfide che dovranno essere affrontate per fronteggiare la sempre crescente richiesta di salute possono essere affrontati in modo efficace e senza dispendio di grandi risorse economiche, potenziando un approccio alla salute personale, incentrato sull’individuo basato sull’accesso alle farmacie e alla consulenza qualificata dei farmacisti e su una maggiore educazione alla salute.

«I farmacisti territoriali sono professionisti sanitari essenziali a cui i pazienti possono accedere prontamente per prendersi cura della salute quotidiana propria e altrui», ha dichiarato Ema Paulino, della Portuguese National Pharmacy Association e contributor del White Paper, in occasione della sua presentazione. «Attraverso un’efficace educazione sanitaria dei cittadini, i farmacisti possono mostrare il valore del self-care nella gestione di disturbi minori, che altrimenti potrebbero progredire e comportare costi aggiuntivi per i sistemi sanitari. La promozione del self-care è un vantaggio per tutti, che comprende la responsabilizzazione delle persone nella gestione della propria salute e del proprio benessere e una migliore allocazione delle risorse sanitarie».

Il White Paper identifica dieci raccomandazioni sul self-care che possono essere attuate per mettere le persone in condizione di gestire meglio determinati disturbi: offrire opportunità di educazione alla salute fin dalla giovane età; semplificare i foglietti illustrativi dei farmaci Otc e aumentarne l’accessibilità digitale; creare un progetto di fact-checking a livello europeo; sostenere la generazione e l’accettazione di real-world evidence; creare schemi finanziari innovativi per rendere il self-care accessibile a tutti; creare strutture finanziarie per sostenere i farmacisti nel loro ruolo di consulenza; includere il self-care nella formazione degli operatori sanitari; creare strutture e strumenti a supporto dello scambio di dati; creare piattaforme per la collaborazione tra i diversi operatori sanitari; sviluppare politiche di supporto per il self-care.

Per quanto riguarda le farmacie, è necessario riconsiderare il loro ruolo e ampliare le competenze dei farmacisti, in quanto esperti della salute e alla luce del fatto che i cittadini si fidano dei loro quando si tratta di richiedere consigli.

In questo scenario futuro le farmacie sono viste come self-care hub: la dislocazione, l’accessibilità e la competenza consentono alle farmacie di svolgere un ruolo più ampio nel campo della salute e del self-care. Infatti, il 58% degli europei vive nel raggio di cinque minuti a piedi da una farmacia. Nella maggior parte dei Paesi europei, i farmacisti già oggi offrono consigli sugli stili di vita (per esempio smettere di fumare), sul self-care e sui controlli sanitari di base.

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