Dopo mesi di confronti, nel Regno Unito l’Independent Prescribing (IP) Pathfinder Programme for community pharmacies, un progetto per ridisegnare ed espandere i servizi di prescrizione da parte dei farmacisti, potrebbe finalmente prendere il via in alcune selezionate farmacie pilota.
Secondo la descrizione del National health service, il progetto nasce dalla considerazione che «lo sviluppo e l’utilizzo delle competenze e delle capacità cliniche dei farmacisti di comunità, supportato da significativi investimenti nella formazione, è parte di un cambiamento più ampio nel sistema sanitario per migliorare l’accesso alle cure nelle comunità locali e affrontare le disuguaglianze sanitarie».
Accesso più rapido e convenienza per il sistema sanitario
Con questo progetto, spiega l’Nhs, «i farmacisti prescrittori indipendenti faciliteranno un accesso più rapido e conveniente a un’assistenza sanitaria sicura e di alta qualità, compresa la prescrizione di medicinali appropriati per malattie minori, affrontando i problemi di salute prima che peggiorino, fornendo il monitoraggio delle condizioni di salute a lungo termine e prevenendo problemi di salute».
La partenza de Programma, che sarà il primo a finanziare a livello nazionale i farmacisti affinché utilizzino la loro qualifica di prescrittore indipendente, era molto atteso in seguito alla notizia che, dal 2026, tutti i farmacisti diventeranno prescrittori dal momento della registrazione. «La prescrizione indipendente dal farmacista è un potenziale punto di svolta e deve diventare normale nelle farmacie comunitarie», ha affermato Gareth Jones, direttore degli affari aziendali presso la National pharmacy association, come riporta il Pharmaceutical Journal.
Cosa prevede il Programma, che dovrebbe partire in alcune farmacie pilota a novembre 2023? I farmacisti dei siti pilota, denominati “pathfinder”, potranno prescrivere farmaci nell’ambito di servizi clinici commissionati a livello locale, ma finanziati a livello nazionale. Il programma mira a comprendere come i farmacisti di comunità possono fornire prescrizioni indipendenti in tutto il territorio, prima di stabilire un quadro di committenza per il servizio in Inghilterra entro marzo 2024. Simili servizi di prescrizione farmaceutica sono già operativi in Galles e Scozia, rispettivamente dal 2016 e dal 2020.
Il Programma prevede l’attivazione di nuovi servizi di prescrizione nelle farmacie comunitarie che rientrano in tre grandi categorie: le prescrizioni che fanno parte dei servizi esistenti del Nhs commissionati alle farmacie comunitarie, il Community Pharmacist Consultation Service, il Community Pharmacy Contraception Service; prescrizioni per patologie croniche, come la prescrizione di statine o anticoagulanti per malattie cardiovascolari o la prescrizione di terapie salvavita per malattie respiratorie; prescrizioni nell’ambito di nuovi servizi personalizzati, come la riduzione delle prescrizioni eccessive per i pazienti con prescrizioni ripetute di più farmaci, la revisione dei servizi antidepressivi e per la menopausa.
Le farmacie – specifica il Pharmaceutical Journal – riceveranno una remunerazione attraverso il Pharmacy integration fund per aver preso parte al programma pilota: al programma sarà assegnato un budget complessivo fino a 12 milioni di sterline, con una parte del finanziamento a disposizione delle farmacie coinvolte nella sua realizzazione.
Sembra che i medici di medicina generale abbiano accolto positivamente il progetto.
Kamila Hawthorne, presidente del Royal College of General Practitioners, ha dichiarato al Pharmaceutical Journal che i medici di base sono favorevoli a condividere con i farmacisti la cura dei pazienti, sottolineando che «l’introduzione della prescrizione indipendente da parte dei farmacisti offre una serie di opportunità per la medicina generale e per i pazienti, e siamo lieti di vedere un approccio globale adottato nella sua progettazione che include le farmacie di tutta l’Inghilterra».