É un argomento di discussione che ricorre periodicamente anche in Italia, la possibilità cioè che il farmacista di comunità possa dispensare un farmaco etico senza che vi sia una ricetta compilata da un medico. Ma in realtà il discorso è rimasto sempre a livello embrionale, senza reali sviluppi dal punto di vista pratico o legislativo, anche in previsione delle obiezioni che ne deriverebbero da parte delle associazioni dei medici di medicina generale.
Non è così in Francia, dove dal 19 giugno scorso è in vigore un decreto che consente a farmacisti adeguatamente formati di dispensare alcuni antibiotici per il trattamento di tonsillite o cistite batterica.
Requisiti stringenti
Questa attività – che usando una espressione italiana definiremmo di “farmacia dei servizi” – prevede per il farmacista una formazione specifica. Per le tonsilliti una formazione teorica di quattro ore, seguita da un’ora di pratica; per le cistiti una formazione della durata massima di quattro ore, che può essere seguita in tutto o in parte in e-learning. Esentati da questo percorso formativo i farmacisti che già in precedenza avevano partecipato a protocolli sperimentali relativi a test diagnostici e dispensazione di antibiotici. Molto stringenti i requisiti cui si deve adeguare la farmacia che voglia offrire questo servizio: locali adatti per la realizzazione del test (nel caso gli stessi previsti per la vaccinazione); attrezzature adatte per la realizzazione del test rapido oro-faringeo e ambienti che permettano la realizzazione del test urinario nel rispetto delle norme igieniche di base. Oltre alla ovvia disponibilità di strumentazioni necessarie alla somministrazione di test orofaringei e urinari.
Questi gli antibiotici che potranno essere dispensati:
- per la cistite in una persona di età compresa tra 16 e 65 anni: fosfomicina trometamolo e pivmecillinam;
- per la tonsillite (a partire dai 3 anni): amoxicillina; cefpodoxima; azitromicina; claritromicina; josamicina. Per l’adulto possibile anche il ricorso a cefuroxima.
Successivamente alla dispensazione dell’antibiotico al paziente va rilasciata una attestazione contenente nome del farmaco, posologia e durata del trattamento. Le informazioni relative alla realizzazione del test e alla eventuale dispensazione di antibiotici devono essere obbligatoriamente integrate nella Cartella clinica condivisa del paziente (Dmp, simile al nostro Fascicolo sanitario elettronico) e nel registro tenuto dal farmacista.
Quanto alla remunerazione per la farmacia, non vi sono tariffe fisse, in base alla normativa appena varata: esse variano a seconda della situazione del paziente e del risultato del test, con eventuale distribuzione di un farmaco.