Farmacie italiane: 25 miliardi di ricavi e una spesa media di 407 euro per abitante

Farmacie italiane: 25 miliardi di ricavi e una spesa media di 407 euro per abitante

Le farmacie in Italia generano complessivamente oltre 25 miliardi di euro di ricavi l’anno, con una spesa media pro capite di 407 euro. Una rete di circa 17 mila esercizi, distribuiti in modo capillare con una farmacia ogni 3.470 abitanti che impiega circa 60 mila persone e rappresenta un settore centrale per la salute pubblica e l’economia.

Un’analisi condotta da Leanus, società specializzata in analisi economico-finanziarie, in collaborazione con Milano Finanza, ha approfondito le caratteristiche economiche e gestionali del comparto, analizzando 2.450 bilanci relativi al 2023. Lo studio offre una fotografia completa delle dinamiche che influenzano la sostenibilità e la redditività delle farmacie italiane.

Un settore solido con margini variabili e indebitamento contenuto

Dall’analisi emerge un comparto caratterizzato da margini operativi medi compresi tra il 30% e il 35%, mentre il costo del personale incide sui ricavi per circa il 13,7%. L’EBITDA delle farmacie varia dal 2% al 15%, evidenziando differenze legate alla gestione.

L’indebitamento medio si conferma basso: il campione analizzato registra debiti bancari pari a circa il 10% dei ricavi complessivi, con una liquidità spesso superiore ai debiti stessi. Il totale dell’indebitamento del settore è stimato in circa 2,5 miliardi di euro. Anche durante la pandemia, le farmacie hanno mantenuto performance in linea con gli anni precedenti, dimostrando resilienza e capacità di adattamento.

Distribuzione territoriale e differenze nei ricavi

La distribuzione delle farmacie segue la densità demografica del Paese. La Lombardia guida con 2.837 esercizi (una farmacia ogni 3.529 abitanti), seguita da Campania e Sicilia. La Valle d’Aosta, invece, conta solo 45 farmacie.

I ricavi medi annuali variano significativamente: Campania, Toscana ed Emilia-Romagna superano i 2 milioni di euro per farmacia, mentre in regioni come Calabria e Sardegna si registrano valori più contenuti.

Le farmacie migliori: competenze gestionali e struttura finanziaria

L’indagine di Leanus ha individuato le 10 farmacie italiane con le migliori performance gestionali, analizzandone ricavi, margini operativi e affidabilità. Cinque di queste sono di proprietà o partecipate da gruppi d’investimento o società di capitale, mentre le altre sono gestite da privati.

La distribuzione geografica delle farmacie top è eterogenea, con una presenza significativa in regioni come Lazio, Lombardia e Toscana. Dall’analisi emerge che la qualità dei risultati è legata più alle competenze commerciali, organizzative e manageriali che alla struttura societaria o alla localizzazione.

I fattori che guidano il successo

Come sanno tutti quelli che lavorano nel settore, gestire una farmacia oggi significa affrontare una crescente complessità, che richiede non solo competenze trasversali, ma anche investimenti strategici. Ampliare l’offerta di prodotti e servizi, integrare soluzioni tecnologiche avanzate e ottimizzare i processi operativi sono aspetti fondamentali per restare competitivi in un mercato in evoluzione.

Oltre alle sfide legate alla gestione quotidiana, le farmacie devono rispettare normative stringenti, che includono tracciabilità dei prodotti, organizzazione interna adeguata e verifiche periodiche delle risorse finanziarie. Richieste che spesso non possono essere gestite autonomamente dal farmacista, rendendo necessario il ricorso a professionisti esterni e l’adozione di strumenti tecnologici avanzati per migliorare l’efficienza e semplificare la gestione.

Le farmacie che non si adeguano alle trasformazioni rischiano di incontrare difficoltà crescenti, mentre quelle capaci di integrare nuove competenze e strumenti innovativi riescono a rafforzare la propria posizione in un contesto sempre più competitivo.

Lo studio completo è disponibile sul sito di Leanus (www.leanus.it).

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