«Avvicinare il farmaco al cittadino e non viceversa, e dare centralità al medico di famiglia e alle farmacie, con una rivoluzione straordinaria nella sua semplicità», erano state queste le parole del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato nel presentare la riforma del sistema distributivo di farmaci dagli ospedali alle farmacie territoriali prevista dall’ultima legge di Bilancio.
La riforma è ora realtà: si parte con la prima tranche di 200 farmaci contro il diabete che potranno essere distribuiti in farmacia, un passaggio che semplificherà la vita a moltissimi pazienti cronici.
È stata infatti pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 10 maggio 2024 la determina dell’Agenzia italiana del farmaco che prevede l’aggiornamento del prontuario della continuità assistenziale ospedale-territorio (Pht) per il transito dal regime di classificazione A-Pht alla fascia A di medicinali afferenti a specifiche classi farmacologiche. In particolare, la determina riguarda gli antidiabete orali e l’elenco riguarda oltre 200 prodotti.
Solo la prima fase di un percorso che comprenderà molti altri farmaci finora reperibili solo nelle farmacie ospedaliere. Un’operazione di semplificazione di accesso alle cure che riguarderà milioni di persone e in particolare 22 milioni di malati cronici.
«La determina Aifa che prevede l’aggiornamento del prontuario della continuità assistenziale con il transito del regime di classificazione da A-pht ad A, ovvero dall’ospedale alle farmacie, per vari medicinali antidiabetici, è accolta con grande soddisfazione», ha commentato il presidente della Società italiana di diabetologia (Sid), Angelo Avogaro: «in pratica con la nuova norma il cittadino non sarà più costretto ad andare in ospedale per ritirare i farmaci, e di conseguenza ciò permetterà un minore ingolfamento delle farmacie ospedaliere. Al contrario, il paziente potrà reperire i farmaci antidiabete di cui ha bisogno direttamente nella farmacia sotto casa, e questo è molto importante».