L’emergenza Covid ha accelerato la diffusione della telemedicina e le tendenze dimostrano che essa avrà un ruolo sempre più centrale nella sanità. In Italia, il 67 per cento dei medici, negli ultimi sei mesi, ha usato la telemedicina per relazionarsi con i propri pazienti. Mediamente i medici hanno dedicato il 19 per cento del loro tempo ad attività di televisita/telemedicina. Questo quadro che emerge da un’analisi di Bhave, start up nata per portare innovazione nel settore della Salute, effettuata su un campione statisticamente rappresentativo di 500 medici e 1.016 cittadini residenti in Italia.
Medici e specialisti portano l’ospedale a casa
Il Coronavirus, oltre ad avere un impatto sulla vita quotidiana, ha messo in crisi gli equilibri del Servizio sanitario nazionale e della medicina territoriale: il fatto di non poter accedere ad ambulatori e ospedali ha creato la necessità di incrementare i consulti in telemedicina. E tra i driver che avranno una maggiore incidenza nella fase post emergenza la telemedicina è considerata uno dei più evidenti.
Durante il 2021, le persone che hanno sfruttato la telemedicina per interfacciarsi con il proprio medico sono stati, soprattutto, coloro che presentavano malattie che inducono «fragilità»: oncologiche, rare, immunologiche, pazienti cronici con poli patologie, pediatriche e cardiovascolari. Dall’indagine Bhave risulta che il 67 per cento dei medici utilizza abitualmente strumenti di telemedicina. Nel 36 per cento dei casi l’uso che ne viene fatto è per confrontarsi e consultarsi con altri colleghi, il 19 per cento per attività di telemonitoraggio in tempo reale e il 14 per attività di televisita/videovisita. Le situazioni d’uso riguardano essenzialmente la gestione delle emergenze a distanza (88 per cento), per avere una seconda opinione (77) e per effettuare delle visite di follow up (59).
La telemedicina, però, non è solo un consulto telefonico, ma è un insieme di servizi sanitari forniti a distanza – tra medico e paziente e tra professionisti – che comporta modalità di relazione e comunicazione medico-paziente e necessità di competenze e conoscenze tecnologiche.
Dando uno sguardo all’estero, uno degli esempi più articolati di telemedicina è il servizio Amazon Care, lanciato un anno fa per fornire ai dipendenti Amazon e alle loro famiglie l’accesso immediato a cure mediche di alta qualità; è stato reso disponibile per servire altre società con sede negli Stati Uniti. Il servizio consente ai dipendenti di connettersi con professionisti del settore medico tramite chat o videoconferenza (in genere in meno di 60 secondi) ed elimina le lunghe attese e i tempi di viaggio per ottenere assistenza medica. Secondo una nota dell’azienda Amazon Care ha due componenti. Da una parte c’è l’assistenza virtuale, che collega i pazienti ai professionisti del settore medico tramite l’app Amazon Care e consente ai pazienti di dialogare in chat con un’infermiera o un medico; dall’altra l’assistenza di persona, nel senso che Amazon Care può inviare un medico a casa per ulteriori cure, che vanno dai prelievi di sangue di routine all’ascolto dei polmoni di un paziente, offrendo anche la consegna della prescrizione direttamente alla porta del paziente.
Strettamente legati alla telemedicina sono dunque i servizi di medicina a domicilio, prenotabili online oppure tramite le convenzioni stipulate con strutture ospedaliere e reti di farmacie. In Italia, un esempio è Medicilio, dei Cantieri Digitali MedTech, un servizio che si propone di portare l’ospedale a casa del paziente, permettendo agli utenti di prenotare facilmente visite mediche domiciliari senza dover rinunciare a qualità dei trattamenti e sicurezza della persona.
I servizi a oggi offerti sono quelli di radiologia (esami radiografici), fisioterapia (riabilitazione e tecarterapia), cardiologia (elettrocardiogramma e holter), dermatologia (analisi nei sospetti), odontoiatria (igiene dentale e sbiancamento), telemedicina (consulti con medico di base online). Per le prenotazioni il servizio ha infatti attive, a livello lombardo, una serie di partnership con player di rilievo, quali le farmacie con insegna “LaFarmacia” (Hippocrates Holding), Humanitas Medical Care e Ugo, servizio di accompagnamento per anziani e disabili.