Si sta registrando a livello nazionale una carenza di medicinali di origine industriale a base di ibuprofene, con particolare riferimento alla formulazione sciroppo per uso pediatrico: lo dichiara in una nota la Fofi.
«I farmacisti sono in grado di sopperire a questa carenza con una formulazione galenica. I preparati a base di ibuprofene per uso orale pediatrico, allestiti dal farmacista, possono essere acquistati dai cittadini senza necessità della prescrizione medica», ha specificato Andrea Mandelli, presidente della Federazione, ricordando che la stessa Federazione ha diramato una comunicazione ai propri iscritti contenente le istruzioni operative per la produzione galenica degli sciroppi di ibuprofene a uso pediatrico (da 100 e da 200 milligrammi), secondo gli standard e le procedure indicati nella Farmacopea europea.
Pharmaretail ha chiesto a Rachele Aspesi, vice presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Varese e farmacista titolare a Ferno (Varese), com’è la situazione al banco.
Si sta verificando una carenza di medicinali di origine industriale a base di ibuprofene, soprattutto la formulazione pediatrica: dal suo punto di osservazione è un problema al banco? C’è effettivamente una richiesta maggiore della disponibilità di prodotti?
Purtroppo, è un grave problema al banco. Si tratta di una formulazione molto utilizzata perché molto versatile utilizzabile sia per stato febbrili che infiammatori accompagnati da dolore, come mal di testa, otiti, mal di gola. In commercio si trovano in due formulazioni con differenti concentrazioni in base all’età e al peso del bambino e hanno gusti che li rendono molto appetibili per i bambini. Ovviamente la richiesta in ogni singola farmacia cresce anche per la ricerca che molti pazienti fanno in più esercizi commerciali, tentando di trovarne qualcuno che ancora ne ha qualche pezzo in magazzino. È un periodo tra l’altro, quello estivo, che vede una piccola crescita nella richiesta perché molti genitori lo utilizzano come farmaco di emergenza da portare con sé in valigia durante le vacanze.
I distributori e le aziende come spiegano questa carenza?
Le indisponibilità locali di questi farmaci a base di ibuprofene sono dovute presumibilmente all’elevato consumo improvviso a causa dei cosiddetti “casi nascosti” di Covid-19, rilevati tramite test fai da te e non dichiarati. Anche il segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia ha precisato che si tratta di carenze a macchia di leopardo, escludendo problematiche di produzione e di distribuzione. Purtroppo, non dichiarando il risultato dei test fai da te, le statistiche della diffusione del contagio non risultano aggiornate e non permettono anche all’industria farmaceutica stessa di prevedere una richiesta maggiore dei propri prodotti.
Vi state organizzando per fare una formulazione galenica?
Assolutamente sì. Nasciamo come farmacisti preparatori di farmaci e chi può, con un laboratorio attrezzato e un personale preparato, ha subito gestito al meglio la carenza. Pochi giorni fa, anche Sifap (Società italiana farmacisti preparatori) e Sifo (Società di farmacia ospedaliera) hanno pubblicato l’istruzione operativa per l’allestimento di ibuprofene in sospensione orale, dando indicazioni in merito a metodo di preparazione, controlli su prodotto finito, conservazione, etichettatura e regime di dispensazione. Questa carenza problematica diventa, comunque, opportunità per confermare nuovamente l’importanza della figura del farmacista, insostituibile presenza sul territorio.