Banco Farmaceutico, Egualia e Fofi, rinnovano accordo per la rete dei Presidi Farmaceutici Solidali

Banco Farmaceutico, Egualia e Fofi, rinnovano accordo per la rete dei Presidi Farmaceutici Solidali

Il progetto “Rete dei presidi farmaceutici solidali” avviato nel 2021 per favorire la cura delle persone che vivono in stato di povertà attraverso un sostegno strutturale alle realtà che già offrono loro medicine e terapie gratuite, vede rinnovato anche per il 2023 il protocollo d’intesa tra Fondazione Banco Farmaceutico, Egualia e la Federazione degli ordini dei farmacisti. Obiettivi principali del protocollo: implementare e sostenere la creazione di una rete dei Presidi farmaceutici solidali (Pfs) per la cura delle malattie delle povertà e delle migrazioni, da realizzare tramite partner già attivi nel territorio nazionale nel campo del volontariato e della solidarietà sociale

In Italia almeno 600mila persone senza medicinali

Nei Pfs opereranno farmacisti volontari responsabili delle attività di verifica, conservazione, stoccaggio, distribuzione e dispensazione dei farmaci donati, e distribuiti da Banco Farmaceutico, che saranno stoccati in un armadio farmaceutico dedicato e il cui flusso in-out sarà registrato con sistemi informatizzati per il monitoraggio di tutte le operazioni. Le aziende farmaceutiche associate a Egualia doneranno prodotti medicinali sottratti appositamente dal circuito commerciale, con l’obiettivo di coprire interamente il fabbisogno annuale delle realtà benefiche coinvolte. Al termine dell’esperienza verrà realizzato un report sulle patologie più trattate tra i pazienti che si rivolgono ai Pfs, in relazione alle patologie prevalenti, alle linee guida di terapia e alla scelta dei farmaci dispensati.

«Per il quarto anno consecutivo le aziende di Egualia hanno scelto di impegnarsi nell’attività di solidarietà, integrazione e assistenza alle fasce più deboli della popolazione nei diversi territori», ha affermato Enrique Häusermann, presidente di Egualia «I dati dell’Osservatorio sulla povertà sanitaria del Banco Farmaceutico ci dicono che lo scorso anno in Italia almeno 600mila persone povere non hanno potuto acquistare i medicinali di cui avevano bisogno perché, nonostante il forte universalismo del Servizio sanitario nazionale, il 42,2% della spesa farmaceutica resta a carico delle famiglie. Dopo due anni di pandemia stiamo vivendo una nuova emergenza globale che sta già determinando un ampliamento delle aree di sofferenza cui non possiamo non dare una risposta concreta».

La partnership appena rinnovata porta da 2 a 11 il numero degli enti convenzionati con Banco Farmaceutico che nel corso dei prossimi dodici mesi beneficeranno dell’iniziativa. Si tratta di enti assistenziali dislocati da Nord a Sud  (Milano, Torino, Cuneo, Verona, Roma, Bari, Catania, Agrigento) che hanno già comunicato al Banco la propria previsione di fabbisogno afferente a 475 principi attivi per un totale di 106.386 confezioni. I medicinali appartengono alle principali aree terapeutiche e sono destinati al trattamento delle patologie più comuni: analgesici, antipiretici, antibiotici, antinfiammatori, antidolorifici, antiepilettici, antimicotici, farmaci per l’ipertensione, farmaci per l’ipercolesterolemia, gastroprotettori, farmaci per l’ipertensione, antimicotici, antidiabetici, ansiolitici, antidepressivi, antipsicotici, antiasma, cortisonici.

«Anche quest’anno Fofi è parte attiva della rete dei Presidi farmaceutici solidali per dare un aiuto concreto alle persone indigenti che rinunciano a curarsi per far fronte alle spese più urgenti, oggi aggravate dall’aumento del costo della vita», ha spiegato Andrea Mandelli, presidente della Fofi. «Questo progetto esprime in maniera concreta il valore sociale dell’impegno che i farmacisti svolgono quotidianamente in favore delle comunità in cui operano. La nostra categoria è naturalmente vocata all’assistenza di chi si trova in stato di necessità e conferma una grandissima sensibilità e partecipazione alle iniziative di solidarietà volte a contrastare le disuguaglianze di salute».

Nell’ambito del primo protocollo, riferito al periodo giugno 2021 – giugno 2022, i due partner dell’iniziativa – l’Opera San Francesco per i poveri  di Milano e la Comunità di Sant’Egidio di Roma – gli enti hanno beneficiato di 39.538 confezioni farmaceutiche donate dal Banco Farmaceutico (di cui 7.672 farmaci e 31.866 Dpi, integratori e presidi), grazie a 31 aziende,  di cui 6 associate a Egualia (ABC Farmaceutici, Aurobindo Pharma, DOC Generici, Mylan Italia, Teva Italia, Zeta Farmaceutici), che hanno donato prodotti farmaceutici e tre progetti attraverso i quali Banco Farmaceutico è riuscito ad acquistare farmaci e Dpi.

L’attività di assistenza farmaceutica ha coinvolto complessivamente 7.472 persone.

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