I Livelli essenziali di assistenza (Lea) sono l’architrave su cui poggia tutta l’assistenza sanitaria pubblica: una gamma di prestazioni che dovrebbero essere fornite ai cittadini su tutto il territorio nazionale. Il condizionale è d’obbligo perché i nuovi Lea varati nel 2017 non sono mai partiti, in quanto sprovvisti di copertura economica.
Ma ora pare sia arrivata la svolta, grazie all’approvazione, in Conferenza Stato-Regioni, del decreto che aggiorna le tariffe delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica.
Entreranno in vigore dal 1° gennaio 2024 quelle inerenti l’assistenza specialistica ambulatoriale, dal 1° aprile quelle relative all’assistenza protesica; da sottolineare che i tariffari non venivano aggiornati, rispettivamente, dal 1996 e dal 1999.
Nel dettaglio
«L’entrata in vigore del decreto tariffe», spiega il ministero della Salute in una nota ufficiale, « è essenziale perché assicura su tutto il territorio nazionale la piena erogazione dei nuovi Lea (Dpcm 2017), superando le disomogeneità assistenziali tra i cittadini che potranno finalmente usufruire in ogni area della Nazione di prestazioni al passo con le innovazioni medico scientifiche per la specialistica ambulatoriale e per la protesica. Tra le novità per la specialistica ambulatoriale: l’erogazione omogenea su tutto il territorio delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita incluse nei Lea; prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare; prestazioni indispensabili ad approfondimenti diagnostici strumentali di alta precisione nell’ambito della diagnostica per immagini in grado di consentire diagnosi più rapide ed affidabili; enteroscopia con microcamera ingeribile, screening neonatali. Viene introdotta la consulenza genetica per coloro che si sottopongono ad una indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico e si aggiornano le prestazioni di radioterapia assicurando a tutti gli assistiti l’erogazione di prestazioni altamente innovative come la radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico. Tra le prestazioni previste per l’assistenza protesica: ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità); apparecchi acustici a tecnologia digitale; attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti; arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo».
Tornando ai Lea, la nota precisa che «l’adozione del nuovo nomenclatore tariffario, oltre a garantire l’accesso ai nuovi Lea, permette di procedere con l’aggiornamento dei Lea contenuto in due decreti (un DM e un dPCM) già predisposti dal ministero della Salute. Questi provvedimenti assicurano un ulteriore ampliamento del diritto alla tutela della salute dei cittadini inserendo nuove importanti prestazioni all’interno dei Livelli essenziali di assistenza, tra cui l’estensione degli screening neonatali a ulteriori patologie tra cui la Sma, e incrementeranno di 700 milioni di euro rispetto al 2012 le risorse a disposizione per l’assistenza ambulatoriale e protesica».
Per recuperare un po’ il tempo trascorso senza aggiornare le tariffe il Ministero «ha proposto l’inserimento in Legge di Bilancio di un provvedimento che permetterà di aggiornare le tariffe già nel corso del 2025. La stessa norma contiene, inoltre, la revisione della metodologia per l’aggiornamento continuo delle tariffe (con cadenza biennale) riferite alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, di assistenza ospedaliera per acuti e per il post-acuto da basare sull’analisi dei costi rilevati in un panel di strutture sanitarie pubbliche e private su tutto il territorio nazionale consentendo così un più tempestivo allineamento tra i costi e le tariffe riconosciute agli operatori pubblici e privati».