Count-down per la Liguria: inizierà il 1 luglio la sperimentazione delle nuove attività e servizi stabiliti dal cronoprogramma elaborato dalla commissione regionale per la farmacia dei servizi e approvato dalla giunta regionale, su proposta del presidente e assessore alla Sanità Giovanni Toti, in attuazione degli accordi nazionali approvati in Conferenza Stato-Regioni.
Dieci nuove prestazioni sanitarie nelle 600 farmacie della Liguria: dal cambio del medico di famiglia, all’accesso al fascicolo sanitario elettronico, ai monitoraggi terapeutici per diverse patologie.
Si parte il 1 luglio con la possibilità di cambiare in farmacia il medico di famiglia. Dal 1 ottobre verranno attivati i monitoraggi per i pazienti con Bpco per i quali, con un primo gruppo di 400 persone, sarà seguito il percorso terapeutico, così come per un primo gruppo di 5mila pazienti con ipertensione. Inizierà anche il monitoraggio di 2400 pazienti con diabete tipo 2 e scatterà lo screening per 5400 persone in Liguria per individuare pazienti a rischio. Dall’inizio di gennaio 2023 saranno poi monitorati in farmacia i primi 350 pazienti che seguono una terapia cronica o oncologica.
Dal 1° luglio potranno essere arruolati dalle farmacie cittadini per il progetto di misurazione di Holter pressorio, Holter cardiaco, Ecg. E dal 1 ottobre inizierà l’arruolamento di 5600 pazienti per la misurazione dell’auto spirometria. Dal 1 gennaio 2023, via libera anche per lo screening oncologico per la prevenzione del tumore colon retto con l’obiettivo di coinvolgere 69mila persone. Proseguiranno inoltre le attività dei punti vaccinali territoriali per il Covid, e antinfluenzali, e dal 1 ottobre partirà anche la rilevazione dell’emoglobina glicata (per un target di 2400 pazienti) per aiutare i pazienti diabetici nella gestione della patologia.
«L’obiettivo è quello di facilitare sempre di più la vita dei cittadini, in particolare a chi è fragile o abita ad esempio nell’entroterra» ha sottolineato Giovanni Toti «anche attraverso l’offerta di una serie di servizi correlati alla salute e alla prevenzione. Le farmacie sono state un presidio fondamentale di prevenzione, informazione ai cittadini e anche di vaccinazione durante tutto il periodo dell’emergenza coronavirus, dimostrando l’importanza strategica del loro ruolo di ‘farmacie dei servizi’ in rete. Partendo da questa esperienza assolutamente positiva e virtuosa nei prossimi mesi attiveremo un’altra serie di attività che saranno messe a disposizione dei cittadini nelle farmacie, a partire, dal 1 luglio prossimo, dalla possibilità di cambiare il proprio medico di medicina generale senza doversi recare agli sportelli delle Asl».
«La stretta collaborazione fra Federfarma Liguria e Regione Liguria ha consentito di sviluppare progetti di cui alla fine beneficeranno i cittadini» ha commentato Elisabetta Borachia, presidente di Federfarma Liguria «che avranno a disposizione sempre più servizi all’interno della rete delle farmacie territoriali che sono distribuite in modo capillare. È importante sottolineare che questi servizi innovativi sono inizialmente attivati in forma sperimentale ma terminata questa fase ci auguriamo diventino continuativi, aumentando sempre di più le fasce di popolazione raggiunte dalle farmacie». E aggiunge: «Sono quasi 100 mila gli utenti coinvolti, pari a oltre il 6% della popolazione regionale, un numero significativo che ci darà indicazioni attendibili. Nella stessa direzione di un consolidamento dell’offerta di servizi alla cittadinanza vanno anche le vaccinazioni anti-Covid o quelle antinfluenzali, che continueranno a essere effettuate in farmacia anche dopo l’emergenza, grazie all’approvazione di una legge nazionale. Da parte nostra tutto è pronto per la partenza di una sperimentazione di straordinaria valenza strategica, che porterà le farmacie e i farmacisti esattamente dove vogliono andare, al centro di quel nuovo modello di sanità territoriale di prossimità che è uno degli obiettivi del Pnrr. Si tratterà di centrare compiutamente tutti gli obiettivi individuati dal cronoprogramma, che abbiamo scritto insieme alla Regione nella Commissione regionale per la Farmacia dei Servizi, ovviamente mantenendoci nell’alveo delle normative e degli accordi nazionali».