«I nostri camper di Verona e Bari sono pronti a partire a sono state attivate le squadre dei volontari, ma la situazione è ancora in divenire e c’è un tema logistico di percorribilità delle strade».
Abbiamo raggiunto al telefono Enrica Bianchi, presidente dell’Associazione Farmacisti Volontari della Protezione Civile che ci ha fornito un aggiornamento sull’eventualità di un loro intervento in soccorso ai comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dall’alluvione: «siamo in attesa di ordini dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile ma siamo pronti a mobilitarci. Il feedback che ci arriva dai presidenti degli Ordini locali è che ci sono molte farmacie alluvionate e persone che non riescono a raggiungere la farmacia più vicina. Mi auguro che la situazione migliori e che non ci sia bisogno del nostro intervento. In ogni caso noi siamo preparati a muoverci sia con i camper vuoti per consentire ai farmacisti, con l’aiuto dei volontari, di trasferire i farmaci intatti e ripristinare il servizio farmaceutico, sia con quelli pieni per garantire i farmaci di emergenza».
La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) e Federfarma hanno diffuso un comunicato stampa congiunto per esprimere massima vicinanza e solidarietà alla popolazione colpita dalla gravissima alluvione che ha interessato diversi comuni dell’Emilia-Romagna: “I vertici federali sono in costante contatto con le Autorità e con i presidenti degli Ordini e delle Associazioni provinciali per monitorare l’evolversi della situazione, con particolare riferimento al coinvolgimento dei farmacisti e delle farmacie a seguito dell’inondazione. A tutti i colleghi delle zone colpite va il ringraziamento del presidente FOFI, Andrea Mandelli, e del presidente Federfarma, Marco Cossolo, per continuare ad adoperarsi al massimo, nonostante i danni subiti e la situazione di estremo disagio in cui si trovano, per garantire la dispensazione dei farmaci e dei prodotti sanitari necessari ai cittadini”.
In questo momento, la situazione più drammatica riguarda la provincia di Ravenna dove 24 farmacie non sono nelle condizioni di garantire il servizio farmaceutico ai cittadini. Alcuni presidi sono stati resi totalmente inagibili dall’inondazione o sono completamente isolati a causa dell’allagamento delle zone circostanti. Alcune farmacie operano a singhiozzo, compatibilmente con le condizioni generali e la mancanza di energia elettrica. A seguito delle prime ricognizioni, altri danni sono stati registrati in 3 farmacie della provincia di Forlì-Cesena. Situazione differente nelle province di Rimini e Bologna dove non risulta compromesso il regolare svolgimento del servizio farmaceutico.
«Le nostre squadre di farmacisti volontari, che fanno parte della Colonna mobile della Protezione Civile, sono pronte ad entrare in azione per fornire ogni opportuno intervento nelle zone in cui la Protezione civile riterrà necessaria la loro presenza», ha detto il presidente FOFI, Andrea Mandelli. «Attraverso l’Associazione dei Farmacisti volontari, abbiamo a disposizione squadre di farmacisti addestrati e camper attrezzati in grado di muoversi immediatamente per aiutare i colleghi a ripristinare l’operatività dei loro presidi e garantire la continuità del servizio farmaceutico ai cittadini. Siamo in attesa delle indicazioni della Protezione civile che ha il coordinamento. Auspichiamo, inoltre, che si risolva nel più breve tempo possibile la grave emergenza che riguarda la viabilità, con strade interrotte e intere aree invase dal fango, che rendono molto complicata, se non impossibile, la consegna di farmaci e presidi destinati alle comunità locali, anche laddove non si sono registrati danni ingenti. Un sentito ringraziamento va ai presidenti degli Ordini dei Farmacisti e delle Associazioni dei Titolari di Farmacia delle province colpite, per la loro preziosa collaborazione in queste ore concitate di ricognizione e per far fronte alle necessità dettate dall’emergenza, a tutela della salute dei loro concittadini».
«Grande solidarietà ai cittadini e ai colleghi delle farmacie colpite da questa ennesima calamità naturale» ha dichiarato il presidente di Federfarma nazionale, Marco Cossolo. «Siamo costantemente in contatto con i colleghi delle Federfarma regionali e provinciali dei territori colpiti dal maltempo, per monitorare i danni e le necessità delle farmacie alluvionate, al fine di porre in essere tutte le azioni necessarie per consentire al più presto il ripristino della normale attività di dispensazione del farmaco ed erogazione dei servizi, anche nelle aree più interne, già distanti dalle strutture sanitarie e ora del tutto isolate, dove la farmacia rappresenta il primo, se non l’unico, presidio sanitario di prossimità. Ringrazio quanti si stanno adoperando per fronteggiare l’emergenza e, in particolare, la FOFI per aver allertato i Farmacisti Volontari per la protezione Civile, che si sono prontamente resi disponibili a prestare aiuto».
Nel frattempo, Federfarma Forlì-Cesena ha potenziato il servizio per la consegna gratuita dei farmaci nelle aree colpite dall’emergenza. In una nota il presidente di Federfarma Forlì e Cesena Alberto Lattuneddu ha comunicato: «il servizio è stato implementato come Risorse Umane direttamente da Federfarma Nazionale proprio a sostegno della popolazione in questo frangente di criticità causata dalla catastrofe alluvionale. Moltissime famiglie hanno visto distrutte le proprie abitazioni, i propri ricordi e le proprie automobili».
E ha spiegato come funziona il servizio: «Il Servizio di Consegna Domiciliare gratuito dei farmaci, anche con obbligo di prescrizione, per tutti gli assistiti con problemi di salute e che sono impossibilitati a muoversi, anche a causa dei danni irreparabili ai propri mezzi di locomozione, è sempre operativo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.30 in modalità non stop. Si deve telefonare al numero verde 800 189 521. Risponderà un Operatore Formato e Qualificato che metterà in contatto l’Assistito con la Farmacia scelta liberamente dal medesimo assistito oppure con la farmacia più vicina al domicilio dell’assistito individuata tramite un apposito geolocalizzatore». L’assistito dovrà indicare all’operatore telefonico le proprie generalità e l’indirizzo dove recapitare i farmaci. «Sarà un Farmacista ad effettuare la consegna domiciliare, dopo avere attuato la dispensazione in farmacia, seguendo correttamente la normativa imposta dal Ministero della Salute e dal Codice Deontologico dell’Ordine Professionale dei Farmacisti, pertanto, il servizio sanitario di consegna avrà il valore aggiunto di avere a casa il proprio Farmacista di fiducia e non un operatore generico qualsiasi» ha concluso Lattuneddu.