“Ad agosto la resa dei conti”: nelle community di farmacisti si infiamma la discussione sul CCLN in scadenza

“Ad agosto la resa dei conti”: nelle community di farmacisti si infiamma la discussione sul CCLN in scadenza

È l’argomento di cui si parla di più nei gruppi di farmacisti sui social: il rinnovo del contratto nazionale per i dipendenti della farmacia privata previsto per agosto. Accanto ai sempre più frequenti annunci di lavoro per la ricerca dei farmacisti, compaiono post dedicati alle questioni legate al contratto in scadenza. E non è un caso: non si trovano farmacisti perché i farmacisti sono scontenti delle condizioni di lavoro.

A dare benzina al dibattito, un articolo comparso nei giorni scorsi sul quotidiano La Nuova Sardegna intitolato: “La protesta dei farmacisti, siamo personale sanitario”: “Il 31 agosto scade il contratto nazionale dei farmacisti, un’occasione per rivedere la situazione contrattuale dei dipendenti. Le richieste sono chiare perché dietro al bancone delle farmacie, quando non ci sono i titolari, si trovano lavoratrici e lavoratori che operano sostanzialmente in incognito restando fuori dall’ambito sanitario. Nonostante a prima vista, sarà per il camice, venga da pensare che si tratti di personale sanitario. Non è così, perché il contratto di lavoro dei farmacisti dipendenti è in realtà quello che regola il settore del commercio e nonostante la laurea magistrale, lo stipendio è quello dei commessi o delle commesse. In aggiunta ci sarebbero anche i rischi, le competenze e le specializzazioni necessarie a lavorare in una farmacia del 2024, tutto senza che esista un corrispettivo o una tutela economica. E infatti, questi argomenti sono rimasti in sospeso”.

L’articolo del quotidiano, oltre a riportare le richieste dei farmacisti dipendenti, annuncia la nascita proprio in Sardegna di una community che chiede di aver voce al tavolo della trattativa: “Al momento sono circa 300 ma, entro il 31 agosto, contano di essere molti di più”.

I farmacisti chiedono di essere assimilati al contratto sanitario: «Il movimento nasce proprio per far sentire la nostra voce e per avere un posto al tavolo della trattativa che, dal 31 agosto, porterà al rinnovo del contratto nazionale dei farmacisti».

L’idea di ricorrere a uno sciopero, come è successo in Francia, non è più così lontana, come scrive un utente su Facebook: «Un consiglio su un farmaco non è esattamente come consigliare un pantalone da abbinare alla maglietta. Avete deciso quando piazzare questo sciopero? ».

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