Con la legge di Bilancio 2024 è stata riorganizzata la modalità di distribuzione di alcuni medicinali, per aumentarne la capillarità distributiva e favorire gli assistiti nell’accesso ai farmaci. Come conseguenza alcuni farmaci attualmente distribuiti solo nelle farmacie ospedaliere o in altre strutture sanitarie pubbliche, potranno essere dispensati direttamente in regime convenzionale attraverso le farmacie aperte al pubblico: l’elenco dei farmaci del prontuario della continuità assistenziale sarà aggiornato entro il 30 marzo. Lo scopo di questa riorganizzazione è rendere più facile e veloce l’accesso a farmaci essenziali, soprattutto per i pazienti cronici.
La Farmacia offre il monitoraggio della terapia e accessibilità
«Da un’indagine conoscitiva è emersa la necessità di facilitare l’accesso al farmaco dei pazienti, superando vecchie regole emanate soprattutto per tenere sotto controllo la spesa» ha spiegato Orazio Schillaci, Ministro della salute, in occasione dell’evento “Farmaco accessibile: novità legislative. Cosa cambia per il cittadino”. Quindi, il Ministero ha voluto rafforzare la possibilità dei cittadini «ad accedere più facilmente al farmaco, dando ascolto e andando incontro alle necessità soprattutto di over 65, disabili e malati cronici, che sono i maggiori fruitori della distribuzione diretta e che chiedono un sistema sanitario sempre più di prossimità». Senza dimenticare «quanti vivono in aree interne, che devono percorrere lunghe distanze per raggiungere strutture che spesso osservano orari e giorni di apertura che possono essere limitanti per i pazienti».
La necessità di una distribuzione dei farmaci più equa ed omogenea sul territorio è condivisa da tutti e unisce forze politiche, società civile e stakeholder del settore. «La dispensazione in farmacia ha come valore aggiunto un puntuale monitoraggio dell’aderenza alla terapia con evidenti vantaggi non solo in termini di salute per il paziente, ma anche economici per il Servizio Sanitario Nazionale» ha dichiarato Marco Cossolo, presidente Federfarma. «Le farmacie continuano ad essere a disposizione per favorire questa rivoluzione, straordinaria nella sua semplicità».
Secondo Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), «il trasferimento della dispensazione dei farmaci dall’ospedale alle farmacie territoriali, rappresenta un’importante novità a beneficio dei cittadini, che consentirà di semplificare l’accesso ai medicinali, con risvolti positivi sulla continuità terapeutica e sull’aderenza alle cure. «La Federazione – ha spiegato Mandelli – ha da sempre sostenuto l’opportunità di riportare sul territorio i farmaci che non sono riservati all’uso ospedaliero con l’obiettivo di ridurre i costi sociali a carico di pazienti e caregiver. Il documento sulla revisione dei canali distributivi dei farmaci messo a punto insieme alla Società dei farmacisti ospedalieri e le Associazioni di rappresentanza delle farmacie esprime la volontà di tutta la categoria di realizzare, anche sul fronte dell’assistenza farmaceutica, quella sanità di prossimità in grado di dare una risposta concreta ai bisogni reali dei cittadini».
La riorganizzazione della distribuzione dei farmaci – che sarà operativa a seguito della revisione del prontuario farmaceutico da parte di AIFA – ha continuato Mandelli, «evidenzia il valore dell’apporto del farmacista di prossimità nell’accompagnare il paziente cronico nel percorso di cura, rappresentando un punto di riferimento sia per la dispensazione delle terapie farmacologiche che per l’erogazione dei servizi cognitivi come il monitoraggio dell’aderenza terapeutica quale ‘strumento’ finalizzato al benessere del paziente e al controllo della spesa sanitaria».
All’elenco dei farmaci che passeranno dalla distribuzione diretta alla distribuzione in farmacia sta lavorando l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), insieme al Ministero, con l’obiettivo anche di rendere questo spostamento sostenibile.