Neo Apotek acquisisce le farmacie del gruppo Effelunga, il commento dell’AD Andrea Riva

Neo Apotek acquisisce le farmacie del gruppo Effelunga, il commento dell’AD Andrea Riva

Neo Apotek si avvicina all’obiettivo di 100 farmacie entro la fine dell’anno con l’acquisizione delle tre farmacie del gruppo Effelunga, annunciata pochi giorni fa. Farmacie posizionate in provincia di Brescia, Verona e sul Lago di Como e cedute da Alessandro Moglia, fondatore dell’azienda Phyto Garda (ndr): «Per noi è un riconoscimento importante da parte dei farmacisti» commenta a PharmaRetail Andrea Riva (nella foto), AD di Neo Apotek: «Abbiamo dialogato con un imprenditore illuminato che ha sempre investito nel mondo della farmacia. Ci siamo trovati da subito in sintonia rispetto al futuro della farmacia e consideriamo un valore che abbia deciso di cederle a noi».

Le tre farmacie sono localizzate nel Nord Italia, come la maggior parte delle farmacie del gruppo Neo Apotek: «Siamo presenti per il 90% nelle regioni del Centro Nord. Ma l’obiettivo è quello di crescere senza preclusioni e l’alleanza con Apoteca Natura ci permette di avere una dimensione nazionale».

Questa recente acquisizione arriva infatti a pochi mesi dall’accordo con Apoteca Natura che ha dato vita ad Apoteca Natura Holding Italia S.p.A.

Una Joint venture in cui Neo Apotek detiene l’80 % della neo costituita Apoteca Natura Holding Italia S.p.A.: «Una realtà che crede in un progetto di lunga durata che investe in un approccio che tiene conto anche dell’impatto sociale. Sia sulle persone che lavorano con noi che su tutte quelle che entrano in farmacia. È un percorso, un progetto che non va letto nell’immediato ma nel futuro e che avrà sicuramente una sua evoluzione» continua Riva.

Riva sottolinea il modello di una farmacia che punta a essere un hub della salute: «Nella nostra visione la farmacia deve diventare un centro polifunzionale dove la dispensazione del farmaco è solo una delle attività. Il Covid ha accelerato un processo già in atto, quello che vede i cittadini entrare in farmacia per l’acquisto e per il consiglio ma anche per ricevere un aiuto di prossimità in termini di assistenza infermieristica, visite domiciliari, servizi come analisi, prelievi, medicina specialistica. L’idea è di diventare una full clinic sul territorio in grado di aiutare anche il paziente cronico per la gestione della malattia senza che debba recarsi in ospedale. Questa era da principio la mission della nostra azienda e la pandemia ha solo confermato che esiste un bisogno a cui la farmacia deve essere in grado di dare delle risposte».

Una sfida che investe necessariamente anche sulle competenze e sulla professionalità del farmacista: «assolutamente: sul camice bianco, sulle sue competenze e sulla sua formazione c’è l’investimento più importante, perché rappresenta il cuore della farmacia. Abbiamo acquisito anche realtà molto sviluppate ed evolute in questo senso. In altri casi abbiamo cercato e cerchiamo di acquisire location adatte a poter sviluppare un percorso di potenziamento della farmacia. La logica è quella di costruire un’economia di scala con cui veicolare investimenti e capitale sul territorio per creare valore.»

Nessun conflitto con le 1229 Case della Comunità previste entro il 2026 in una delle azioni del PNRR: «Assolutamente no, lo vedo come un percorso di evoluzione della farmacia che va a integrarsi e non a sovrapporsi» conclude Riva.

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