PHOENIX Pharma Italia ha annunciato nei giorni scorsi la creazione di una nuova divisione di Retail Sales Innovation, affidata a Sara Tassinati (nella foto), con l’obiettivo di guidare progetti strategici come l’implementazione del format “Hub Salute“. Un modello, introdotto di recente, che è parte integrante del concept BENU della farmacia dei servizi ed è destinato a crescere e trasformarsi. Con Sara Tassinati abbiamo approfondito come è organizzato oggi e quali sono le sue prospettive di sviluppo.
La sua recente nomina la vede impegnata nella organizzazione degli ‘Hub salute’: di cosa si tratta?
Con il termine ‘Hub Salute’ noi intendiamo un vero e proprio modello di farmacia come presidio territoriale della salute. Uno spazio fisico, un concept, all’interno delle farmacie BENU, con un’area dedicata dove il nostro paziente incontra in tranquillità i nostri farmacisti. I nostri farmacisti sono professionisti preparati a fornire servizi e consulenze personalizzate per la prevenzione e il monitoraggio di alcune patologie. Inoltre nelle farmacie dove è presente Hub salute c’è la possibilità anche di incontrare altri professionisti come il nutrizionista e l’infermiere.
Perché la vostra catena ha deciso di puntare su un modello di servizi diffuso e organizzato?
PHOENIX Pharma Italia da oltre un anno investe sui servizi nelle sue farmacie e su Hub Salute in particolare per diverse ragioni. Prima di tutto per connotarsi e differenziarsi sul mercato con una offerta per i pazienti e i clienti e per rispondere all’esigenza e alla richiesta di fare prevenzione e cura sul territorio, in modo veloce e capillare. La nostra rete, grazie alla diffusione sull’intero territorio, è in grado di arrivare in tutta Italia: noi quindi possiamo offrire un tempestivo supporto al cliente, con farmacisti formati per essere ‘consulenti della salute’. In termini più aziendali, la value proposition di tutto il network, che comprende le farmacie di proprietà e quelle affiliate, è quella di essere un presidio sul territorio che risponda in modo completo alle esigenze del paziente.
Il format è già attivo?
Hub Salute è già presente dallo scorso anno in circa 35 farmacie e abbiamo l’obiettivo di crescere durante il 2025, raddoppiando i numeri, arrivando quindi a 70 farmacie. Le farmacie con il modello di servizi già implementato sono distribuite in tutte le città dove siamo presenti, perché la richiesta di servizi è ovunque in Italia, abbiamo però cercato di differenziare i servizi di consulenza in base alle esigenze del territorio e dell’utenza, offrendo una sorta di personalizzazione dell’offerta.
Quali sono i servizi presenti in Hub salute?
Abbiamo un’offerta ampia e differenziata, ma i principali servizi sono: la telemedicina, dove il servizio più utilizzato è l’elettrocardiogramma, la consulenza nutrizionale e per le intolleranze alimentari, servizi infermieristici all’interno della farmacia e a domicilio, esami strumentali come colesterolo, glicemia, pressione e peso. Nelle farmacie BENU lo scorso anno sono stati effettuati più di 4200 Ecg. Oltre a questo, un’attività molto importante partita nel 2024 che sicuramente sarà riproposta e ampliata anche nel 2025, è quella delle ‘Giornate della salute’. Lo scorso anno abbiamo fatto circa 170 giornate dedicate alla sensibilizzazione all’importanza di fare screening come densitometria ossea, insufficienza venosa, misurazione della vitamina D quantitativa, occhio secco. Durante queste giornate è presente in farmacia un consulente dedicato e il riscontro è stato alto.
Il costo del servizio è a carico del cittadino?
Le prestazioni dei servizi sono solitamente a carico del cittadino, ma sono previste durante l’anno anche campagne di screening e prevenzione gratuita. A partire da ottobre 2024, inoltre, in alcune Regioni è possibile per il cittadino usufruire dei servizi di telemedicina anche in un regime convenzionato, quindi laddove le nostre farmacie sono organizzate per eseguire questo tipo di esame, forniranno i servizi in convenzione.
Il farmacista avrà una formazione specifica?
La nostra formazione sui servizi è rivolta a tutti i nostri farmacisti, perché per noi è fondamentale che tutti abbiano la stessa preparazione sull’erogazione dei servizi: questo perché desideriamo che chiunque entri nelle nostre farmacie, a qualunque ora, trovi una persona preparata ad offrire consulenza. Al farmacista offriamo dunque da una parte una formazione tecnica, per l’utilizzo dei macchinari e per i processi da eseguire, dall’altra li formiamo anche su quello che può essere il percorso di prevenzione e gestione della salute del paziente soprattutto post esecuzione dell’esame o del test. Quindi i nostri farmacisti sono formati a partire dall’accoglienza, fino al consiglio. In ogni farmacia poi c’è un farmacista che ha il ruolo di coordinatore dell’Hub salute, quindi una persona che tiene le fila della gestione e dello sviluppo dei servizi.
Quali sono le previsioni di crescita per le farmacie BENU e per Hub Salute?
Puntiamo a raddoppiare le 35 le farmacie ad insegna BENU che hanno l’Hub Salute. Oltre a questo, siamo concentrati sulla crescita della rete in franchising, con l’obiettivo di superare le 180 farmacie entro l’anno – così come certamente, una priorità è incrementare il numero di farmacie che possano offrire servizi, nell’ambito di quelle che hanno locali in grado di ospitare il format, perché – ricordiamo – i servizi hanno necessità di particolari requisiti. Il nostro obiettivo è ambizioso: vorremmo espandere il modello il più possibile, a tutte le farmacie del gruppo che hanno gli spazi necessari.