Consegna out of home, la partnership InPost-DR. Max compie un anno, ne parliamo con Francesco Ghibaudo

Consegna out of home, la partnership InPost-DR. Max compie un anno, ne parliamo con Francesco Ghibaudo

Compie un anno la collaborazione tra InPost e Dr.Max. Il primo è un operatore logistico fondato in Polonia nel 1999 e oggi presente in nove Paesi: 892 milioni i pacchi consegnati in Europa nel 2023. La seconda è una catena di farmacie, sia fisiche che virtuali, presente su tutto il territorio nazionale: prima nell’ambito pharma ha deciso di puntare sui locker per le consegne out of home, avviando una partnership con InPost. Una collaborazione costruita sulla centralità del cliente, fulcro del servizio e delle campagne di comunicazione realizzate insieme per far conoscere anche ai clienti del mondo farmaceutico le spedizioni a locker e InPost Point.

I numeri dicono che in un anno le spedizioni sono quadruplicate e il tasso di clienti che scelgono nuovamente InPost dopo il primo acquisto è del 75%. In tutte le regioni del Nord e del Centro Italia i clienti di Dr.Max utilizzano sia i locker che i punti di ritiro presso gli esercenti di quartiere. Al Sud si nota invece una netta preferenza per i punti di ritiro.

Il cliente tipo? Donne che vivono in grandi città come Roma, Milano, Torino, Genova e Bologna.
Persone attente alla propria salute a 360 gradi, che acquistano prodotti per il viso quanto solari, integratori e vitamine, per un equilibrio completo del benessere psico-fisico.

Abbiamo fatto qualche domanda a Francesco Ghibaudo, Chief Marketing & Customer Officer di Dr.Max.

 

Come è nata l’idea di questa sinergia di carattere logistico tra Dr. Max e InPost?

L’idea è nata dalla volontà di rendere l’esperienza di acquisto per i pazienti-clienti più accessibile, comoda e flessibile. Questo obiettivo rientra nella strategia di Dr. Max di offrire un servizio realmente omnicanale, semplificando la vita delle persone e rendendo l’interazione con la nostra insegna più pratica e immediata.

 

Quali sono secondo lei gli elementi salienti di questa partnership?

A poco più di un anno dall’avvio di questa collaborazione, possiamo constatare un’adozione crescente del servizio da parte dei clienti, che apprezzano la possibilità di ritirare i propri acquisti in autonomia e senza vincoli di orario. Inoltre, la capillarità della rete di locker ci ha consentito di avvicinarci a un pubblico ancora più ampio, offrendo un’esperienza di acquisto più inclusiva.

 

Ci può fornire le percentuali sulle tipologie di prodotti più acquistati con questa modalità?

Preferiamo non fornire le percentuali sulle tipologie di prodotti più acquistati, ma in generale possiamo dire che gli acquisti di chi sceglie questo servizio si concentrano su prodotti cosmetici e integratori per diverse necessità. Inoltre, in linea con le normative vigenti, non spediamo farmaci tramite InPost.

 

Qual è il valore aggiunto di una simile operazione per un gruppo già molto esteso a livello europeo come Dr. Max?

Per un gruppo come Dr. Max, la collaborazione con InPost rappresenta un passo decisivo verso un approccio sempre più innovativo e focalizzato sul cliente. Inoltre, l’ampliamento del mercato e la possibilità di raggiungere nuovi segmenti di clientela rafforzano la nostra posizione di leadership nel settore.

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