«Il talento è un dono ma è il coraggio di usarlo a cambiare il mondo». Ad aprire la convention di Benu Farmacia, insegna retail di PHOENIX Pharma Italia, il 1 marzo a Riccione, è stato Joachim Sowada, CEO PHOENIX Pharma Italia, salito sul palco subito dopo i saluti del conduttore e speaker radiofonico Alvin che ha dato il via all’evento davanti a una platea di oltre 500 farmacisti.
+200% di farmacie in un anno: il network Benu accelera con il franchising
Lorenzo Clerici, Group Customers&Channels Director PHOENIX Pharma Italia, è entrato subito nel vivo dei risultati e degli obiettivi: «Il 2024 è stato un anno da record, siamo arrivati a 122 farmacie Benu in franchising, ovvero il 200% di farmacie in più in 12 mesi e siamo riusciti a svilupparci in tutte le aree d’Italia. Abbiamo anche rafforzato il nostro organico e tutto questo in un contesto non facile per la filiera e per la professione. L’obiettivo è quello di arrivare a 185 farmacie in franchising alle fine del 2025».
Un modello, quelle dell’affiliazione franchising al network, che sta funzionando molto bene, come spiega Clerici, (nella foto), nell’incontro con la stampa a margine dell’evento: «Anche perché è un modello in cui il livello di servizio non differisce in niente dalla farmacia di proprietà, in cui la farmacia è seguita in ogni fase, servizio o strumento: garantiamo un supporto costante e applichiamo tutte le conoscenze che abbiamo sviluppato». Aggiunge Masci: «e questo paga: nel primo anno l’adesione al franchising aziendale porta a un aumento di fatturato del 20% sull’area commerciale».
Tornando ai numeri che sono stati anticipati nella convention: oltre alla crescita del 200% di punti vendita franchising Benu, il Wholesale ha incrementato di oltre 180 milioni di euro il precedente anno fiscale. Il network di affiliazione Valore Salute ha segnato un incremento del 180% di punti vendita, con la formula ‘Platinum’. Il Retail vede un incremento del 10% dell’utile netto, al lordo delle imposte.
Vincenzo Masci (nella foto), Group Commercial & Marketing Director di PHOENIX Pharma Italia, dal palco ha lanciato un messaggio: «i numeri sono importantissimi, e queste performance ci vedono non solo soddisfatti, ma orgogliosi e sempre più motivati a proseguire in questa direzione, ma ci tengo a dire che arrivano in seguito alla soddisfazione del cliente. Cittadino-paziente, ma anche dalla fiducia dell’industria. E su questo siamo molto forti. Il percorso di rebranding non è stato banale, ma ha portato grandi risultati: sulla base del Reverse Audit di Tradelab, una ricerca condotta sulle aziende, ha eletto Benu Farmacia il primo tra i network italiani per qualità della partnership».
È Federico De Santo, E-Commerce Director PHOENIX Pharma Italia, a spiegare la strategia digital e E-Commerce che punta sulla centralità della farmacia. E dunque Click&Collect: «Vogliamo sfruttare l’online come driver verso la farmacia fisica. Abbiamo introdotto dei coupon per chi utilizza il servizio Click&Collect per la prima volta in farmacia incentivando la redemption immediata». Una leva strategica di cui parla anche Clerici nell’incontro con i giornalisti: «A differenza dei marketplace, abbiamo un grande vantaggio: la prossimità. Non dobbiamo affidarci ai corrieri, perché disponiamo di una nostra rete di mezzi. Il coupon è un incentivo per trasformare un cliente dell’online in un cliente della farmacia e favorire il cross-selling. Naturalmente, ci riferiamo alle farmacie di proprietà e agli affiliati in franchising. Ai farmacisti è riconosciuta una quota di fatturato, poiché gli acquisti avvengono online».
BENU Farmacia è una delle insegne presenti anche su Glovo, dove sta già registrando un solido +24% di crescita di ordini mese su mese e +20% mese su mese di acquisti da nuovi clienti e su Glovo si concentreranno altri investimenti, spiega Masci: «con la maggior spinta sul ‘Qcommerce’; la possibilità di acquisto a distanza, con consegna rapida dalle nostre farmacie, e di prenotare – grazie ad un’agenda elettronica – sempre più evoluti servizi di salute, prevenzione e benessere».
La parola chiave del prossimo futuro di BENU è Brand Awareness, spiega Masci «Abbiamo cambiato il brand di un’insegna che esisteva da molti anni, un refit rapidissimo. Ora il focus è sulla brand awareness, con una strategia che include anche il potenziamento della carta fedeltà». Aggiunge Clerici: «Il 65% del fatturato nel segmento parafarmaco passa attraverso la card. È una quota significativa, ma c’è ancora margine di crescita. E il ruolo dei farmacisti in questa crescita sarà fondamentale perché sono loro a interfacciarsi con il cliente-paziente».
Kaizen e BENU Lab: meno burocrazia, più attenzione ai farmacisti
Un ruolo, quello dei farmacisti, costantemente valorizzato da BENU, che ha lanciato due progetti in fase di sperimentazione e sviluppo come il Progetto Kaizen ed il BENU Lab, anticipati da Sara Tassinati (nella foto), Retail Sales Innovation Director e Maria Antonietta Iacovaccio (nella foto), Retail Sales Operation Director.
Kaizen (ispirato alla filosofia giapponese del miglioramento continuo), per ora in fase di sperimentazione in 6 farmacie pilota, mira a rendere più fluido il lavoro quotidiano, alleggerendo le attività più gravose per permettere ai farmacisti di concentrarsi maggiormente sulla propria crescita professionale e sul benessere lavorativo. L’obiettivo è affinare progressivamente i processi operativi, eliminando gli elementi di frustrazione attraverso un dialogo continuo con i team delle farmacie. «Il nostro modello non è un processo top-down ma si fonda sull’ascolto attivo e condiviso» ha spiegato Masci, «dove segnalazioni, suggerimenti e proposte non vengono imposti dall’alto, ma emergono direttamente da chi vive la realtà della farmacia ogni giorno».
«La capacità di ascolto è fondamentale», ha ribadito Clerici. «Dai nostri roadshow è emerso chiaramente quanto sia necessario alleggerire i farmacisti da burocrazia e processi complessi, elementi che spesso spingono ad abbandonare la professione».
Quanto ai modelli di affiliazione, Clerici e Masci hanno sottolineato che quelli ‘light’ non funzionano: «Entrare in un network significa riconoscersi in un modello di eccellenza. Questo vuol dire condividere un metodo, avere strumenti e strategie comuni, ma soprattutto crescere insieme. Non si tratta solo di numeri, ma di una visione che mette la farmacia al centro, valorizzando il lavoro di chi vi opera ogni giorno. Puntiamo a costruire un network in cui ogni farmacia affiliata sia protagonista e parte attiva di un percorso di innovazione e solidità. L’obiettivo è chiaro: 1.000 farmacie nel perimetro ‘strong’ entro il 2026, con una crescita che sia prima di tutto qualitativa».