La libera vendita in farmacia non è immune dai rincari che gravano su tutti i settori italiani. Ma ci sono aree dell’ Out of prescription che registrano rialzi più significativi e altre che sono meno sensibili all’aumento dei prezzi. È il caso della Dermocosmetica, su cui ci concentriamo in questa settimana nella nostra rubrica Monitor Inflazione a cura di New Line Ricerche di Mercato.
Abbiamo visto nelle settimane scorse che L’Automedicazione (sia SOP e OTC che esclusi) si allinea alle accelerazioni inflattive del totale commerciale. Diverso il discorso per quanto riguarda la Dermocosmetica che riporta un indice di prezzo sostanzialmente flat rispetto al benchmark di riferimento e decisamente più basso rispetto al Totale Commerciale. Inoltre, l’incremento registrato da gennaio a settembre 2022 risulta essere lieve: solo 1 punto.
Una reazione meno decisa dei prezzi rispetto alle altre aree del comparto che potrebbe essere imputabile alla fase un po’ difficile che la Dermocosmetica sta attraversando in termini di vendite nel canale, come osserviamo settimanalmente nel monitoraggio di New Line RDM. Difficoltà in parte dovute alla congiuntura economica critica e in parte al fatto che quest’area accusa più di altre la concorrenza inter-canale poiché il consumatore di prodotti di Dermocosmetica è più sensibile alla ricerca dell’occasione e del prezzo migliore.