Smaltimento dei farmaci scaduti, corretto uso, energie rinnovabili: ecco la farmacia sostenibile

Smaltimento dei farmaci scaduti, corretto uso, energie rinnovabili: ecco la farmacia sostenibile

Un corretto smaltimento dei farmaci scaduti, ma anche mezzi utilizzati per le consegne a impatto zero, farmaci con una filiera sostenibile.

Questa la farmacia europea di un prossimo futuro che guarda all’agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu.

Se ne è parlato in una diretta Facebook organizzata da Cosmofarma, dal titolo “Farmaci, sostenibilità e responsabilità sociale”.

In Svezia e Finlandia i progetti più avanzati

«La sostenibilità ambientale, anche nel settore farmaceutico, è una priorità dell’Unione europea, nonché uno dei pilastri della strategia farmaceutica adottata nel 2020 e che guiderà le iniziative dei prossimi anni. Il Pgeu recentemente ha fornito una panoramica delle buone pratiche di sostenibilità nelle farmacie europee», ha spiegato Ilaria Passarani, segretario generale del Pharmaceutical Group of European Union. «A dettare le linee di azione per la sostenibilità della farmacia sono lo smaltimento corretto dei farmaci e l’uso corretto e responsabile degli antibiotici». Ci sono poi gli orientamenti della singola farmacia, «per esempio attraverso la scelta di energie rinnovabili, o adottando buone pratiche di impatto ambientale, come la riduzione dei rifiuti di plastica, sensibilizzando anche i grossisti, o l’utilizzo di mezzi a emissioni zero per la consegna di farmaci, sia dei distributori sia per le consegne a domicilio».

In particolare, «esempi virtuosi di questi comportamenti si ritrovano nelle farmacie svedesi, o finlandesi, che utilizzano mezzi a emissioni zero e informano i pazienti sulla filiera sostenibile, indirizzandoli verso farmaci prodotti con criteri ecologici». Un progetto svedese, la Pharmaswap initiative, «ha come scopo quello di classificare i farmaci da banco rispetto ai criteri ambientali utilizzati nella produzione e quindi assegnare un simbolo a quelli considerati più ecologici».

Dal punto di vista dello smaltimento dei farmaci «l’Italia ha messo in piedi la raccolta di farmaci scaduti già quarant’anni fa», ha spiegato Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma e presidente 2022 del Pgeu. Nel 1980, infatti, è stata costituita Assinde, per gestire operativamente l’accordo per l’indennizzo e lo smaltimento dei resi medicinali etici. «L’accordo», spiega Tobia, «prevede che le confezioni di medicinali dispensabili con prescrizione medica di aziende farmaceutiche aderenti ad Assinde – sono 85 che coprono circa il 90% del fatturato – se divenute invendibili presso la farmacia o l’azienda distributrice, siano indennizzate». Questo accordo consente «da una parte la gestione ottimale degli stock, dall’altra lo smaltimento corretto dei farmaci a vantaggio dell’ambiente». Inoltre, a livello comunale, ci sono accordi tra le farmacie e le istituzioni locali, per la raccolta differenziata dei farmaci scaduti dei pazienti, che vengono così raccolti e trattati nel rispetto dell’ambiente.

Sul ruolo sociale del farmacista e della farmacia territoriale, non ci sono dubbi: come dimostrato anche durante la pandemia, in Italia e in Europa, le farmacie hanno svolto un compito importante nella gestione e nel controllo dell’epidemia, fino alla recente possibilità di vaccinare in farmacia. Inoltre, la farmacia, come centro di salute pubblica, ha una responsabilità sociale verso le categorie fragili e verso tutti i cittadini nella prevenzione delle malattie. Federfarma ha, in questo senso, attivi programmi di prevenzione, come il DiaDay, per la prevenzione del diabete, o di responsabilità sociale, come l’iniziativa di raccolta farmaci e prodotti per l’infanzia “In Farmacia con i bambini”, della Fondazione Rava, o il progetto Mimosa, in aiuto delle donne vittime di violenza.

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