Si chiama Celebrate Innovation Italy 2021, il bando lanciato dalla healthcare company specializzata in dermatologia Cantabria Labs Difa Cooper e rivolto ad aziende, start up e ricercatori per lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia in ambito dermatologico. L’obiettivo è incoraggiare la ricerca di nuovi prodotti, strumenti, tecnologia e progetti nelle aree terapeutiche di competenza.
Un concorso che viene proposto in un contesto storico ancora emergenziale come quello che stiamo vivendo, ma nel quale premiare nuove idee diventa probabilmente ancora più importante, come spiega a PharmaRetail Stefano Fatelli (nella foto), Amministratore Delegato di Cantabria Labs Difa Cooper: «Stiamo uscendo da un periodo complesso che sta rivoluzionando tutti i settori, compreso il nostro, ma nel quale abbiamo avuto anche più tempo per guardarci intorno, studiare e sviluppare nuove idee. In Italia il mondo Pharma, rispetto ad altri settori, è privilegiato dal punto di vista della ricerca: ci sono investimenti importanti da parte delle istituzioni e c’è un tessuto industriale molto forte, ma io credo che questo sia il momento storico in cui ha più senso sostenere la ricerca. Infatti, noi come azienda ci impegniamo a farlo e, la nostra idea è di continuare a proporre questa iniziativa anche nei prossimi anni».
Il bando premierà le 4 idee migliori in quattro aree dermatologiche: fotobiologia, acne, tricologia, dermatologia in generale. Le proposte possono essere inviate fino al 31 gennaio 2022 direttamente nell’area dedicata a Celebrate Innovation Italy 2021 sul sito ufficiale di Cantabria Labs Difa Cooper. Una volta completata la fase di raccolta, il comitato selezionerà, in linea con i criteri sopra esposti, un massimo di dieci candidati per ognuna delle 4 categorie dermatologiche del bando, affinchè presentino il proprio progetto ai valutatori. Le 4 idee vincitrici, 1 per categoria, saranno premiate con un contributo di 15.000 euro.
Tra i criteri di valutazione, che saranno presi in considerazione nel vagliare le candidature, ci saranno l’innovazione della proposta rispetto alle esigenze del mercato, la sostenibilità, il potenziale e la fattibilità. Continua Fatelli: «Quando noi parliamo di sostenibilità non pensiamo solo all’impatto ambientale che l’idea dovrà dimostrare di avere. Valuteremo anche la sostenibilità finanziaria e la sostenibilità in senso più ampio: quello che desideriamo è dare valore a idee che portano innovazione in una rete di persone. Fare innovazione sostenibile significa incentivare un dialogo che permetta alle persone di crescere e di stare bene. Faccio un esempio molto concreto: se mi propongono un’applicazione che insegna ai bambini a proteggersi dal sole giocando ai videogiochi per tante ore, non la valuterei positivamente. E sostenibilità per noi è anche inclusività: ovvero l’opportunità di portare conoscenza, informazione e soluzioni a chi è in una situazione di fragilità o di marginalità».
La farmacia, un sistema sostenibile
La farmacia può essere un valido alleato quando si parla di progetti per la comunità, conclude Fatelli: «se esiste un sistema sostenibile nell’healthcare è proprio la farmacia. Perché la farmacia è un hub di prossimità, inserito in una comunità, che è il quartiere, o il paese. Ragionando nel mio campo, quello della dermatologia, penso per esempio ai disagi psicologici che può generare un problema importante della pelle. La farmacia può offrire un sostegno psicologico o un video consulto gratuito: ci sono moltissimi progetti di comunità che possono essere pensati e offerti alla farmacia. E sono convinto che, come aziende, dobbiamo essere in grado di impegnarci per portare soluzioni alla farmacia, a maggior ragione in questo momento storico in cui la farmacia, dopo una lunga fase di emergenza in cui è stata uno dei pochissimi presidi al servizio dei cittadini, sta affrontando la gestione di vaccini e tamponi. Una complessità di cui dobbiamo essere consapevoli».