Connected care: anche i farmacisti si adeguano

Connected care: anche i farmacisti si adeguano

L’adozione delle tecnologie digitali in sanità e la loro integrazione nel percorso di cura – che va dalla prevenzione, all’accesso alla cura, fino al follow-up – possono dare vita a un nuovo modello di cura definito “connected care”, un vero e proprio ecosistema innovativo per la cura e la sua salute, reso possibile dalla digitalizzazione a più livelli.

L’innovazione digitale già in atto, sta rivoluzionando il rapporto tra cittadino e Ssn: Osservatori.net ha analizzato quanto le tecnologie digitali vengono utilizzate o sono di interesse del cittadino le nelle diverse fasi in cui entra in contatto con il sistema salute.

Cittadini sempre più connessi

Per quanto riguarda la prevenzione i cittadini usano internet per informarsi sulla loro salute: il 38% cerca online informazioni su malattie, sintomi e cure; il 37% su corretti stili di vita e alimentazione; il 15% sui vaccini. Il 41% dei cittadini usa app di coaching e wearable, per monitorare stili di vita; di questi il 30% è favorevole a un coach virtuale che fornisca consigli in base ai parametri monitorati e i dati raccolti, mentre il 25% vorrebbe una chat con un assistente virtuale a cui chiedere informazioni. Per quanto riguarda le visite mediche il 51% dei cittadini cerca online informazioni su medici o strutture; il 23% ha effettuato prenotazioni online; il 19% ha pagato prestazioni online.

Uno dei nuovi trend più interessanti è quello delle “terapie digitali”, l’utilizzo di dispositivi usati di concerto a farmaci per ottimizzare la cura dei pazienti. Ne sono un esempio le App per il monitoraggio dell’aderenza e quelle con sensori che monitorano i dosaggi del farmaco.

In questo scenario di digitalizzazione della sanità si stanno muovendo anche i farmacisti: ne è un esempio la partnership esclusiva siglata tra Comifar, società di distribuzione farmaceutica, e Carepy, startup nata con lo scopo di migliorare l’aderenza terapeutica dei pazienti. L’accordo è finalizzato a offrire alle farmacie servite da Comifar le tecnologie messe a punto da Carepy.

La startup

Carepy nasce nel 2015 come servizio digitale di presa in carico del paziente da parte dei professionisti sanitari, per monitorare da remoto e supportare attivamente il paziente nella gestione ottimale del suo percorso di cura domiciliare, in modo da poter migliorare l’aderenza terapeutica con l’ausilio della squadra della salute composta da familiari o caregiver, farmacista, medico e infermiere.

Attualmente il servizio – che è stato premiato dal presidente della Repubblica con il “Premio dei Premi dell’Innovazione” – è utilizzato da circa 400 farmacie. Il suo punto di forza è la capacità di creare una rete virtuosa tra farmacie e pazienti che permette a entrambe le parti di raggiungere vantaggi tangibili. La farmacia scelta dal paziente grazie a Carepy Pharma può inserire i dati circa i prodotti erogati e le misurazioni effettuate in farmacia, supportando la famiglia nella gestione delle scorte e inviando consigli e promozioni mirate. Una App dedicata fornisce un assistente digitale che supporta quotidianamente la famiglia, segnalando per esempio quando assumere i medicinali, quando effettuare misurazioni, quando recarsi a un appuntamento o tornare in farmacia per riapprovvigionarsi dei prodotti. Il farmacista, dall’altra parte, ha tutti gli strumenti per prendere in carico il paziente e sostenere proattivamente l’aderenza terapeutica, monitorando costantemente tutte le attività svolte dal paziente. Esiste poi la possibilità di offrire il servizio su supporti cartacei per la popolazione più anziana.

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