Il caso a volte ha il senso dell’ironia. E così, negli stessi giorni in cui Federfarma lancia in tutta Italia il nuovo servizio di recapito a domicilio del farmaco (limitato però ad anziani e non autosufficienti con patologie croniche), un colosso della consegna porta a porta come Amazon si lancia nel mercato italiano del largo consumo. E nessuno si stupisca se non ne sapeva niente: l’ingresso è avvenuto con la massima discrezione, come se l’obiettivo – lo ipotizza un esperto come Luigi Rubinelli su RetailWatch – fosse prima quello di esplorare il mercato e poi affinare il sistema di vendita. Sia quel che sia, Amazon si pone fin dall’inizio in concorrenza diretta con il canale farmacia su alcuni segmenti dell’extrafarmaco: trucco, cura dei capelli e della pelle, igiene del bambino e del neonato, igiene orale e intima.
Per gli addetti ai lavori l’ingresso di Amazon in questo momneto topico non è casuale. Con una gdo italiana fiaccata dalla crisi, in difficoltà per liquidità e marginalità, popolata da insegne in gran parte regionali o tutt’al più sovraregionali (con la sola eccezione di Coop e Conad), un’offerta poco differenziata e marche del distributore che non riescono ad imporsi (nonostante una domanda di convenienza importante), c’è tutto lo spazio che serve per l’affermazione di nuovi concorrenti che sappiano mettere in gioco specifici vantaggi competitivi. E Amazon, un vettore logistico che della velocità di consegna ha fatto un must e il proprio specifico vantaggio competitivo, ha le carte giuste per provarci. Il gruppo americano, infatti, Amazon ha investito diverse decine di milioni nelle infrastrutture che ruotano attorno al magazzino di Castel San Giovanni (in provincia di Piacenza), forte dei suoi quasi 100.000 mq di spazio logistico.
Di fatto, osserva ancora Rubinelli su RetailWatch, l’unico supermercato online capace di competere con Amazon è Esselunga, con la differenza che il gruppo americano deve presidiare soltanto il web mentre Esselunga, oltre all’online, è impegnata in un programma oneroso di nuove aperture e di riconversione di parte dei punti vendita esistenti. E così, Amazon può già schierare sul proprio portale un assortimento grocery di 5.052 referenze di scatolame e 3.370 di pulizia e cura della persona, ai quali bisogna aggiungere 100 prodotti best seller. Gli acquisti, che possono essere conclusi senza restrizione geografica, avvengono automaticamente ma intervengono sia Amazon Italia sia Amazon international per le consegne, con recapiti tra le 24 e le 48 ore se la spesa arriva almeno ai 19 euro. I clienti iscritti a Prime, invece, potranno scegliere fra la spedizione gratuita illimitata, disponibile in più di 6mila comuni italiani e con consegna sempre entro le 24ore, o Spedizione Sera, disponibile nell’area di Milano, che permette di ricevere i prodotti lo stesso giorno. Per il momento mancano i freschi (carne, pesce, gastronomia, formaggi, panetteria, ortofrutta), ma secondo alcune voci Amazon potrebbe anche acquistare una catena di negozi italiana per entrare velocemente nel comparto e allargarsi al click&collect, sia con i Locker sia con un altro operatore come Poste Italiane. Il click&collect è l’opzione che Amazon sta studiando proprio in queste settimane nella Silicon Valley.
Amazon entra nell’extrafarmaco in punta di piedi
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