Giunto ormai all’undicesima edizione, l’evento FarmacistaPiù sarà focalizzato quest’anno su “Assistenza farmaceutica e servizi alla persona per la tutela della salute e il rilancio della Sanità”. Organizzato da Edra, il congresso dei farmacisti italiani è promosso da Federfarma, Fondazione Francesco Cannavò e Utifar, con il patrocinio della Fofi. La cerimonia inaugurale dell’edizione 2024 si terrà a Roma presso il centro eventi Spazio Novecento il 7 novembre prossimo; i lavori congressuali proseguiranno i giorni 8 e 9 novembre in streaming.
Formazione e informazione
«FarmacistaPiù si è consolidato negli anni come uno spazio autorevole di formazione, condivisione e confronto», fa notare durante la presentazione romana dell’evento il presidente della Fofi Andrea Mandelli, «atteso da tutta la categoria, per valorizzare e far crescere la professionalità del farmacista e il suo ruolo sempre più centrale nell’ambito del Servizio sanitario nazionale. C’è grande entusiasmo e consapevolezza del contributo che tutta la professione è chiamata a dare per ridisegnare una sanità realmente vicina alle esigenze dei cittadini. Il congresso di novembre si preannuncia una tre-giorni di grande valore formativo e di scambio proficuo, nel quale sono certo anche i farmacisti più giovani non faranno mancare il loro contributo di idee e gli stimoli per continuare a percorrere con successo la strada tracciata nel 2005 dalla Federazione per far evolvere la professione coerentemente con i nuovi bisogni di salute e i cambiamenti in atto nella sanità italiana».
In effetti quello di FarmacistaPiù è un lungo cammino, cominciato con edizioni itineranti tra Roma, Milano e Firenze, per poi trasformarsi, in seguito alla pandemia, in una manifestazione in parte tradizionale, con gli eventi in presenza, in parte digitale, con la possibilità per i farmacisti di tutta Italia di seguire ogni convegno della rassegna in streaming. Una evoluzione che, tutto sommato, ha seguito quella del sistema farmacia italiano, da una impostazione più legata al passato a una moderna concezione di farmacia come presidio sociosanitario in grado di avvalersi delle nuove tecnologie e di partecipare, in prima linea, alle campagne di salute pubblica.
E al centro dell’edizione 2024 sarà proprio, secondo il presidente di Federfarma Marco Cossolo, il rapporto tra farmacia e tecnologia: «Stiamo attraversando un momento particolare, in cui la farmacia si sta affermando come un pezzo importante del Servizio sanitario nazionale, andando oltre la logica di distribuzione del farmaco. Questo sta accadendo grazie alla flessibilità che i farmacisti hanno dimostrato, ma anche nell’utilizzo delle tecnologie. Le farmacie sono infatti tra le prime strutture sanitarie ad aver utilizzato tecnologie informatizzate».
Come cambia la professione
Di pari passo gli eventi anche drammatici di questi ultimi anni hanno mostrato una professione, quella del farmacista territoriale, estremamente flessibile e in grado di trasformarsi di fronte alle sfide di una sanità pubblica che ha sempre più bisogno della cooperazione delle diverse figure sanitarie.
Come ricorda il presidente della Fondazione Cannavò Luigi D’Ambrosio Lettieri: «in questi undici anni, FarmacistaPiù ha accompagnato l’evoluzione della professione con spunti, riflessioni, condivisione di strategie e di obiettivi in un decennio che è stato rivoluzionario per la governance sanitaria. I farmacisti hanno dimostrato il proprio valore di competenze e abilità professionali e la propria flessibilità nel sintonizzarsi rapidamente ai mutevoli contesti scientifici, sociali e sanitari, occupandosi prioritariamente dei bisogni assistenziali e di salute dei cittadini. Dopo aver discusso, durante le precedenti edizioni, della necessità di rilanciare la sanità territoriale e la continuità assistenziale, oggi dobbiamo comprendere come il complesso processo di evoluzione della sanità digitale può agevolare la fruizione dell’assistenza farmaceutica e la erogazione di servizi fondamentali per la cura e la prevenzione per la difesa della salute pubblica e per il sostegno del nostro Sistema Salute, nella consapevolezza che la professione assume un ruolo sempre più strategico a servizio del Ssn».
E parla infine di resilienza Eugenio Leopardi, presidente dell’Utifar, che da anni insiste sulla necessità di una formazione continua e che già credeva nelle vaccinazioni in farmacia quando i più pensavano si trattasse di utopia: «Il programma di FarmacistaPiù può contare su tre elementi chiave: la sessione plenaria dedicata all’innovazione, quella delle associazioni e quella dei poster scientifici. L’integrazione di queste componenti contribuisce a rafforzare la nostra professione, da sempre caratterizzata da una profonda resilienza. La nostra resilienza è fatta di sudore, di studio, di corsi di aggiornamento. FarmacistaPiù può dare le indicazioni e la direzione giusta da seguire nell’ottica di una crescita costante».
Per maggiori informazioni sul Congresso: https://www.farmacistapiu.it/