Pharmevolution, dermocosmesi protagonista. L’intervista a Myriam Mazza

Pharmevolution, dermocosmesi protagonista. L’intervista a Myriam Mazza

Uno degli eventi più seguiti della dodicesima edizione di Pharmevolution, lo scorso weekend a Catania, è stato “Beauty and the Best”, organizzato dalla farmacista cosmetologa Myriam Mazza (nella foto). Un vero e proprio summit sulla bellezza diviso in due momenti: un talk con alcune delle voci più autorevoli del mondo della comunicazione, della formazione e dell’industria cosmetica in farmacia e una tavola rotonda istituzionale.

«Quest’anno abbiamo portato a Pharmevolution», racconta Mazza a PharmaRetail, «un nuovo format incentrato sulla dermocosmesi in farmacia, con ospiti di eccellenza. Da Gian Andrea Positano di Cosmetica Italia a Stefania Fregosi di Ipsos Ricerche Italia, da Paola Gallas a Stefano Fatelli, amministratore delegato di Difa Cooper. Un’esperienza straordinaria, anche in termini di partecipazione. La sala era gremita».

 

Forse la cosa più inedita è stata la tavola rotonda istituzionale…

Esatto, visto che vi hanno partecipato esponenti di Federfarma e Fenagifar.

 

Che cosa è emerso?

Una grande consapevolezza, anche da parte dei rappresentanti di categoria, che le competenze in ambito dermocosmetico rappresentano oggi più che mai un valore aggiunto per la professione di farmacista. Non solo, ma possono costituire una bella prospettiva anche per i laureati in Farmacia che non intendano optare per la professione dietro al banco. In particolare, il segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia ha ricordato che nel “Progetto menopausa” avviato dall’associazione insieme al Gemelli di Roma si considera l’importanza della presa in carico della donna anche sul versante dermocosmetico. Di rilievo anche la testimonianza dei giovani farmacisti di Fenagifar, rappresentata da Paolo Levantino e Federica Faccitondo che ha da poco avviato una start up che distribuisce prodotti cosmetici, pur continuando a lavorare in farmacia. Un bel connubio tra professione e impresa.

 

Cosa sta succedendo in farmacia in questo ambito, visto che lei è stata tra le prime a occuparsene?

In effetti vent’anni fa mi sono specializzata in Scienze e tecnologie cosmetiche. Quello a cui assisto è un crescente interesse verso la presa in carico da parte della farmacia della persona con problematiche cutanee. E non parlo solo di pazienti con patologie oncologiche, piuttosto che con malattie come diabete, psoriasi o dermatite atopica.  Il punto centrale è che a confrontarsi con la persona ci sia un professionista preparato, formato ad hoc, in grado di seguire un protocollo di cura della pelle elaborato con criteri scientifici.

 

C’è poi il discorso della galenica…

Proprio così e al convegno ne ha parlato Giorgio Scollo, presidente di Federfarma Enna. È stato il primo a avere investito sulle preparazioni galeniche cosmetiche. Scollo, tra l’altro, è titolare di una farmacia rurale dove la presa in carico della paziente per questo tipo di problematiche in aree lontane dai centri urbani riveste ancora più importanza.

 

Parliamo del progetto Ricomincio da me”, da lei avviato da tempo.

Si è ormai trasformato in una associazione del terzo settore che opera in Italia ma non solo. Ci occupiamo di cura della pelle nelle donne in terapia oncologica o provenienti da altri Paesi, con altro tipo di necessità. Per me è importante lavorare in un’ottica multidisciplinare, di collaborazione con le altre professioni sanitarie, anche in questo specifico campo della dermocosmesi oncologica.

 

Per chiudere, si parla tanto di farmacia dei servizi, si può aggiungere alla gamma anche questo servizio focalizzato sulla cura della pelle?

Certo, e in questo senso “Beauty and the Best” può essere un punto di partenza. Sono convinta che la dermocosmesi oncologica avrà sempre più spazio nell’attività delle farmacie, attraverso il contributo di farmacisti formati adeguatamente. Mi auguro che le istituzioni ci supportino e che si possa arrivare un giorno alla figura del farmacista prescrittore in ambito dermocosmetico, ovviamente in stretta sinergia con il medico.

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