Federfarma Lombardia, un road show per spiegare ai cittadini la riforma sanitaria: l’intervista ad Annarosa Racca

Federfarma Lombardia, un road show per spiegare ai cittadini la riforma sanitaria: l’intervista ad Annarosa Racca

Si è svolto a Lodi, lo scorso 20 aprile “Salute, un bene del territorio. I presidi territoriali e il futuro della sanità”, il roadshow promosso da Federfarma Lombardia per raccontare la recente riforma sanitaria lombarda.

Lodi, città simbolo dell’inizio della pandemia, è stata la prima tappa di un tour che è l’occasione per spiegare ai cittadini il nuovo assetto previsto dalla Legge regionale 22/2021, con il rilancio della rete ospedale-territorio e il ruolo essenziale delle farmacie nella riorganizzazione delle cure primarie, per una sanità “a chilometro zero”.

Abbiamo chiesto ad Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, di parlarci degli obiettivi di questi incontri e di raccontarci come è andato il primo momento di confronto.

 

Per chi sono pensati questi incontri?

Gli incontri sono aperti alla popolazione ma anche ad amministratori locali e operatori sanitari. Sono strutturati come talk show, perché vogliono essere un momento di confronto tra tutti gli attori del sistema salute. Si tratta di un’iniziativa pensata per spiegare a tutti le novità previste dalla riforma sanitaria lombarda ma, ritengo, soprattutto ai cittadini: dopo questi anni così difficili ci sembra giusto fare il punto di quello che la farmacia ha fatto e spiegare quello che farà in futuro. Crediamo molto in questa iniziativa, proprio perché ci permetterà di incontrare la popolazione e vedrà la presenza di farmacisti, istituzioni e cittadini insieme.

 

Quale sarà il ruolo della farmacia nella nuova riforma sanitaria?

La Legge 21/2021 intende semplificare i percorsi diagnostico-terapeutici e facendo perno anche sulla capillarità delle farmacie. Riconosce alle farmacie il ruolo di presidio capillare, con nuovi compiti, più servizi di prossimità e attività di telemedicina. Il tutto con il fine ultimo di rendere la sanità ancora più innovativa e vicina ai cittadini. Inoltre, la riforma riconosce alla farmacia un ruolo sempre più integrato con la medicina del territorio: oltre a occuparsi della dispensazione di farmaci e della farmacia dei servizi, lavorerà più in stretta collaborazione con i medici di medicina generale. Le Case di Comunità – circa quindici sono già funzionanti – vedono la presenza di professionisti e figure del sociale: in questo contesto la farmacia territoriale ha un ruolo importante perché ci sarà collaborazione e coordinamento con i medici, per quanto riguarda in particolare l’aderenza alla terapia, la telemedicina, e il monitoraggio del paziente.

 

Come è andato il primo incontro a Lodi?

C’è stata una grande partecipazione di pubblico: oltre al sindaco di Lodi erano presenti anche sindaci di altri paesi vicini, autorità e istituzioni, ma soprattutto c’erano tanti cittadini. Tra le autorità intervenute ricordo Letizia Moratti, vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, che ha ricordato come la riforma sanitaria sia nata proprio dall’esperienza del Covid-19, al fine di offrire un’assistenza ancora più radicata nel territorio attraverso una nuova collaborazione tra i medici di medicina generale e le farmacie. Ed Emanuele Monti, presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, che ha sottolineato come la farmacia rappresenti un punto di accesso imprescindibile per i bisogni di salute del cittadino.

Dopo Lodi, il roadshow proseguirà con le seguenti tappe: Brescia (19 maggio), Cremona (27 maggio), Pavia (1° giugno), Lecco (17 giugno), Monza (23 giugno), Bergamo (30 giugno), Como (7 luglio), Sondrio (16 settembre), Mantova (7 ottobre), Varese (21 ottobre) e Milano (3 novembre).

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