L’Italia è al primo posto per numero di animali domestici in Europa: circa il 40% delle famiglie ha un pet. I dati del 2023 dicono che in Italia per ogni bambino sotto i 5 anni ci sono 26 animali domestici. I numeri del settore sono in continua crescita e questo trend non sembra destinato a rallentare. E le farmacie sono a tutti gli effetti coinvolte nell’evoluzione di questo mercato poiché rappresentano il principale canale di vendita di farmaci per gli animali da compagnia. Di come sta cambiando la cura degli animali da affezione, ma anche dell’impatto degli animali da reddito sulla salute umana e del pianeta si è parlato all’Edra Veterinary Summit, dal titolo “Veterinarian Revolution Trends: Politiche, Professione, Industria”, che si è svolto a Roma il 16 aprile.
La farmacia specializzata quadruplica gli scontrini rispetto alla media
Il primo Summit di Edra dedicato alla veterinaria è nato dall’esigenza di confrontarsi con l’innovazione tecnologica e discutere tutte le opportunità e le sfide che il settore veterinario si trova oggi ad affrontare, in uno scenario in rapido sviluppo e con continui cambiamenti. Al Summit ha partecipato anche Elena Folpini, Managing Director di New Line RDM, che ha presentato gli ultimi dati sul settore veterinario, provenienti dall’Osservatorio New Line e Circana, integrati dal contributo di una recente indagine Ipsos dedicata alla veterinaria.
«Il piccolo animale domestico può ormai essere considerato un componente della famiglia in Italia, e c’è un bisogno forte di cura verso questi animali. Questo si vede anche nella crescita del numero di cliniche veterinarie sul territorio, che grazie alla loro specializzazione offre maggiori e più accurate diagnosi. Come conseguenza anche il numero di farmaci venduti sono in aumento».
Al di là dei valori complessivi la crescita costante anche in farmacia – canale principale dedicato alla salute – rappresenta un segnale di bisogni rilevanti per le persone: la veterinaria è diventata oggi un significativo driver di ingresso. «Questi numeri non raccontano solo una fotografia del fatturato ma anche le preferenze che le persone esprimono verso i canali che noi monitoriamo. Il fatto che anche nella farmacia, che è il canale principale dedicato al mondo della salute, i numeri del pet care crescano in modo continuo, da tanto tempo, indica che questo è un bisogno concreto delle persone. Vedere che il canale deputato alla salute umana è diventato anche il canale punto di riferimento perla salute animale è una tendenza che rappresenta un segnale importante.
Il mercato totale ha superato i 4 miliardi nel 2023 con una crescita a doppia cifra, pari a 12,7%. Di questi il 77,8% è costituito dal pet food, mentre la quota restante si divide in farmaco (8,7%), lettiere 4,1% e accessori & igiene. Sono 16.821 le referenze con fatturato maggiore di 100 euro, solo 46 quelle con fatturato maggiore al milione di euro. «Possiamo considerarlo un paniere polverizzato. Nella veterinaria contano 21.300 referenze, quindi un mercato dalla gestione complessa». Il 65% del fatturato è generato da sole dieci aziende. Dei quattro canali monitorati rispettivamente da New Line e Circana – farmacia, parafarmacia, online, super + iper – la farmacia detiene l’80% del fatturato e vede una crescita del 10,4%. L’online è in continuo aumento (+15,2%), anche dopo l’accelerazione del periodo pandemico.
Negli ultimi cinque anni il mercato è cresciuto mediamente per anno del 6,9%, mentre il numero di confezioni è aumentato del 3,1%. Nella dinamica stagionale degli ultimi tre anni, vediamo che il 2023 ha messo a segno +10,6% di fatturato e +3,4% di confezioni mentre nel 2022 il mercato aveva raggiunto +3,1% di fatturato e – 0,9% di confezioni. Guardando al dettaglio, si osserva un mercato molto concentrato in termini di aziende. Vediamo anche che gli integratori crescono del 6%, mentre il farmaco cresce a doppia cifra. Dall’indagine Ipsos dell’Aprile 2024, appare chiaro il ruolo della farmacia: negli ultimi 12 mesi, infatti, il 77,6% dei possessori di animali domestici ha acquistato in farmacia farmaci o prodotti per la cura dei propri animali domestici, almeno una volta nel corso degli ultimi 12 mesi. Il 32,7% si è recato almeno 2/3 volte in farmacia, il 13,6% sei o più volte. Le Regioni in cui si spende di più per la veterinaria sono Lombardia, Piemonte, Toscana ed Emilia-Romagna.
Un dato importante è quello che riguarda le farmacie specializzate che riescono a battere 296 scontrini medi al mese in cui sono inclusi prodotti del mercato della veterinaria, con 39,4 euro di media, dei quali il 66,8% esclusivi. A fronte di una media delle non specializzate di 68 scontrini medi al mese. Si tratta di farmacie che riescono a capitalizzare la loro specializzazione.
«I prezzi dei prodotti veterinari mostrano un aumento graduale nel tempo, soprattutto nell’area del farmaco», spiega Folpini in conclusione. «Il mercato è in generale molto concentrato sia per quanto riguarda le aziende sia per quanto riguarda la distribuzione: il primo 20% di farmacie sviluppa metà del fatturato complessivo. La veterinaria è, dunque, diventato un importante driver di traffico per la farmacia. La percentuale scontrini esclusivi è sempre molto elevata e quando la farmacia si specializza li quadruplica rispetto alla media».