Trent’anni di Integratori Italia: un legame stretto con la farmacia

Trent’anni di Integratori Italia: un legame stretto con la farmacia

Compie trent’anni Integratori Italia, l’associazione di categoria aderente a Confindustria che rappresenta in Italia il settore degli integratori alimentari.

Parte di Unione Italiana Food, Integratori Italia in questi anni si è posta come un punto di riferimento nel settore degli integratori alimentari, per i consumatori e per gli operatori.

Abbiamo chiesto a Alessandro Golinelli (nella foto), presidente dell’Associazione di raccontare il rapporto di Integratori Italia con la farmacia e i farmacisti.

Integratori e prevenzione: un’opportunità per il SSN

«Integratori Italia ha sviluppato negli anni un legame molto stretto con il mondo della farmacia attraverso il rapporto di collaborazione con Federfarma, con cui è stato sviluppato il corso FarmIntegra, durato due anni ed erogato con modalità FAD, sul mondo degli integratori alimentari» ha spiegato Golinelli a Pharmaretail «FarmIntegra, a cui hanno partecipato ben 4.000 professionisti della farmacia, era nato dalla collaborazione tra le due associazioni che, per la prima volta insieme, hanno messo a disposizione esperti, conoscenze e competenze, consapevoli della crescente esigenza di informazioni qualificate da parte di consumatori sempre più evoluti» Inoltre, ha aggiunto: «Sempre insieme a Federfarma, abbiamo realizzato il progetto “Integratori e benessere: informazioni corrette in farmacia e a portata di click” che prevedeva la distribuzione, presso le farmacie, di materiali informativi – espositore, leaflet e poster- che invitavano i consumatori a rivolgersi alla farmacia per avere informazioni corrette sugli integratori alimentari e a visitare la pagina FB Integratori & Benessere e il sito www.integratoriebenessere.it ».

Nel corso di questi decenni, Integratori Italia si è costantemente impegnata a rispondere ai bisogni di informazione attraverso la realizzazione di strumenti sviluppati in collaborazione con qualificati esperti, tra cui la Review scientifiche sugli Integratori Alimentari del 2016 a cui è seguita nel 2019 una seconda, il sito Integratoriebenessere.it, la pagina FB Integratori e Benessere. Inoltre, nel 2019 sono state realizzate le “Linee guida sulla qualità” che coprono l’intero ciclo produttivo e di controllo della qualità dell’integratore: dall’acquisizione dei materiali attraverso le fasi di sviluppo, produzione, confezionamento, immagazzinamento fino alla distribuzione o rilascio del prodotto finito.

«Siamo consapevoli del ruolo strategico di consulente per il benessere personale rivestito oggi dal farmacista in farmacia, principale fonte di consiglio nella scelta degli integratori alimentari e dei prodotti per il benessere» ha sottolineato Golinelli «Ricordiamo infatti che, da una ricerca GFK Eurisko condotta in Italia qualche anno fa, 3 acquisti si 4 sono mediati da un professionista della salute e che il consumatore cerca consiglio per trovare l’integratore adatto specifico per le proprie esigenze. La ricerca di informazioni avviene in primis attraverso il web, riferimento per il 51% di chi ha cercato informazioni, successivamente attraverso il medico (47%) e il farmacista (40%), considerate le fonti più credibili e autorevoli (per più dell’80% degli intervistati)».

In associazione ad un corretto stile di vita, gli integratori alimentari sono sia uno strumento importante per il mantenimento della salute delle persone, sia un potenziale nuovo approccio per il contenimento dei costi legati alla gestione di malattie croniche correlate all’invecchiamento della popolazione, e quindi una nuova opportunità per il sistema sanitario.

«Diverse ricerche mostrano i potenziali risparmi che il sistema sanitario europeo e nazionale potrebbe ottenere attraverso l’uso appropriato di alcuni integratori da parte di specifiche popolazioni target, a rischio di contrarre importanti malattie croniche ad alta incidenza» ha spiegato Golinelli «La sfida del futuro è il riconoscimento di alcuni integratori come strumenti di prevenzione primaria». Questo riconoscimento sarebbe un passo importante per una categoria di prodotti che ha visto e un interesse ed un uso crescente soprattutto in Italia. «La prevenzione primaria è un terreno dove il farmacista può dare un grande contributo nel dialogo con il cliente sul corretto stile di vita e sul tipo di integrazione utile per prevenire patologie cronico-degenerative legate all’invecchiamento della popolazione: pensiamo alla monacolina K o ai fitosteroli per ridurre il colesterolo o al calcio e vitamina D per ridurre il rischio di fratture legate all’osteoporosi o agli omega 3 per il benessere cardiovascolare…gli esempi basati su evidenze scientifiche sono diversi e possono contribuire a ridurre anche i costi a carico dei servizi sanitari nazionali come calcolato dagli studi condotti da Frost & Sullivan e promossi dalla nostra Associazione europea di riferimento Food Supplements Europe».

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