Prezzi: ci aspetta un autunno caldo (al freddo): +711 euro annui a famiglia

Prezzi: ci aspetta un autunno caldo (al freddo): +711 euro annui a famiglia

È stata un’estate calda, e non solo a livello di temperature. Siccità, caduta del governo, inflazione alle stelle, aumento dei contagi, se non fossero bastati due anni e mezzo di pandemia e più di sei mesi di guerra, l’autunno non si preannuncia affatto roseo. Anzi, particolarmente amaro. Il ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha presentato il “Piano di risparmio relativo al settore civile, abitativo, residenziale, sia pubblico che privato” che prevede l’abbassamento da 20 a 19 gradi per gli stabili con il riscaldamento centralizzato, un’ora in meno di copertura e una riduzione del periodo di accensione e Palazzo Chigi è pronto ad accelerare sul nuovo decreto per fronteggiare la corsa dei prezzi e i rincari delle bollette, con nuovi aiuti per famiglie. Intanto il Codacons ha calcolato le spese che dovranno affrontare gli italiani al rientro delle ferie.

Gli aumenti di prezzi e tariffe determineranno una vera e propria “stangata d’autunno” sulle tasche dei consumatori in media pari a +711 euro annui a famiglia tra settembre e novembre.

La prima voce di spesa che interesserà le famiglie sarà quella alimentare: rientrati dalle ferie è necessario infatti riempire il frigorifero, andando incontro ad incrementi medi dei prezzi del 10% su base annua. Un nucleo di 4 persone si ritrova così quest’anno a spendere in media 172 euro per i primi rifornimenti alimentari post-vacanze, con una maggiore spesa di circa 16 euro rispetto al 2021.

Occorre poi fare il pieno all’automobile, con i listini del gasolio che risultano oggi più elevati del 16% rispetto allo scorso anno, mentre la benzina costa il 6% in più. Per un pieno di carburante, considerati i prezzi medi correnti, si spendono circa 87 euro. Il 20 settembre, inoltre, scadrà il taglio delle accise sui carburanti che, se non rinnovato, porterà ad un immediato rialzo dei listini, con la benzina che schizzerebbe automaticamente a 2,054 euro al litro, 2,049 euro/litro il gasolio.
Altra nota dolente i mutui: la Bce sembra intenzionata ad alzare a settembre i tassi dello 0,50% per contrastare l’impennata dell’inflazione: una decisione che, se attuata, determinerebbe un aumento immediato delle rate dei mutui a tasso variabile con un aggravio di spesa di circa 42 euro al mese, +500 euro su base annua.
C’è poi l’incognita bollette: ad ottobre Arera procederà all’aggiornamento periodico delle tariffe di luce e gas, e già da settimane si annunciano maxi-rincari causati dal forte rialzo delle quotazioni internazionali dell’energia. Ipotizzando uno scenario ottimistico caratterizzato da un incremento delle tariffe ad ottobre del +15% per la luce e del +20% per il gas, la stangata complessiva sulla spesa energetica raggiungerebbe nel 2022 quota +965 euro a famiglia (+380 euro la luce, +585 euro il gas) rispetto alla spesa sostenuta per le medesime forniture nel 2021.
Le famiglie dovranno infine fare i conti con il caro-scuola: in base alle prime rilevazioni del Codacons, i prezzi del corredo (diari, libri, astucci, quaderni, ecc.) registrano incrementi medi del +7% rispetto al 2021, che portano la spesa per l’acquisto del materiale scolastico a raggiungere quota 588 euro a studente nel caso in cui si scelgano prodotti griffati e marchi famosi, cui va aggiunta la spesa per i libri di testo, variabile a seconda della scuola e del grado di istruzione, per un totale che potrebbe raggiungere i 1.300 euro a studente.

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