L’emergenza Coronavirus sta cambiando le abitudini e le esigenze dei consumatori. Per esempio il lockdown ha spinto verso gli acquisti online anche chi non era abituato a farli, mentre la farmacia, pur rimanendo sempre aperta al pubblico, ha attivato nuovi servizi, come la consegna a domicilio. Tutto questo ha portato a modificare il rapporto con la farmacia, come risulta anche da un recente sondaggio.
Blister personalizzati e controllo del piano terapeutico
Il sondaggio condotto da Kantar, e commissionato da BD Rowa, su un campione rappresentativo di oltre mille italiani di età tra i 14 e i 64 anni, ha prima di tutto ribadito che la farmacia ha un ruolo centrale nella vita delle persone. La maggior parte degli intervistati apprezza in particolare il servizio di consulenza, la relazione personale, la possibilità di acquistare farmaci rapidamente, la gamma di prodotti offerti e le competenze specialistiche della farmacia.
Ma che cosa si aspetta il cittadino dalla farmacia in futuro? Il 50% degli intervistati vorrebbe che essa offrisse la possibilità di effettuare ordini online; il 43% vorrebbe avere a disposizione terminali di pick up per il ritiro di farmaci a qualsiasi ora del giorno e della notte. Per quanto riguarda la consulenza: il 30% vorrebbe una consulenza più personalizzata e riservata, mentre il 35% apprezzerebbe un’atmosfera d’acquisto più piacevole. Infine, il 25% desidera una gamma di prodotti più ampia.
Sembra dunque, spiega Mauro Santapaola, Sales Leader Southern Europe di BD Rowa «da un lato, i clienti vogliano avere la flessibilità di ordinare online e ritirare i loro prodotti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ma dall’altra vogliono anche fare acquisti in farmacia come avviene nel retail. Ciò che abbiamo osservato sempre più negli ultimi anni è il desiderio di un servizio di consulenza più personalizzato e riservato».
Nell’ottica dell’ampliamento dei servizi in farmacia in ambito non commerciale, ma più in ottica di presidio del Sistema sanitario nazionale, i cittadini hanno messo in evidenza cosa vorrebbero in futuro, rispondendo alla domanda: “Quali servizi aggiuntivi ti piacerebbe che attivasse la tua farmacia?”. Il 35% degli intervistati vorrebbe il servizio di vaccinazione e consiglio vaccinale; il 35% la prima visita di patologie minori, dal raffreddore ai problemi di pressione. Interessante il fatto che 33% degli intervistati voglia servizi sanitari individuali, per esempio la preparazione di blister specifici sulla base del piano terapeutico, e il 20% una pianificazione della terapia in farmacia.
Con la legislazione vigente non tutti questi servizi possono a oggi essere attivati, ma è certo che questi dati possono indicare una possibile direzione per il futuro.