Su Instagram è “Lafarmacistamamma” e ha 15.000 follower. Ma Vincenza Angelucci al termine influencer preferisce quello di blogger: «la cosa che mi rende più orgogliosa e felice è che la mia pagina possa davvero essere un aiuto per le donne incinte e per le neo-mamme».
Vincenza, 33 anni, è una farmacista di Napoli. Da qualche anno ha lasciato il bancone e lavora per un grande e-commerce farmaceutico. Ma la sua pagina Instagram è un vero e proprio secondo lavoro perché seguire una community di 15.000 persone richiede molto tempo e attenzione: «Ho iniziato quasi per caso quando aspettavo mia figlia Mia, nel 2019. Ero in pausa dal lavoro e il digitale mi aveva sempre appassionato. L’idea mi è venuta perché, quando lavoravo in farmacia, mi ero resa conto di quanti dubbi assillavano le donne incinte ma anche le neomamme. In gravidanza mi chiedevano quali farmaci assumere, quali creme acquistare contro le smagliature, che cosa mettere nella valigia per il parto. E poi, una volta nato il bambino, si apriva un mondo: vitamine, integratori, allattamento, pannolini…».
Vincenza decide di condividere i suoi consigli e la sua esperienza: «Ho iniziato a fare post e storie in cui parlavo della mia gravidanza, di come mi comportavo per combattere la nausea, di quali farmaci assumevo se non mi sentivo bene. Tutto era naturalmente supportato da molto studio e ricerche, condividevo anche le fonti».
Le mamme in attesa che seguono la pagina diventano sempre più numerose, ma il vero boom arriva poco prima del parto: «Ho partorito in zona rossa nel 2020, in pieno lockdown, e ho deciso di raccontare la mia esperienza giorno per giorno, anzi ora per ora. Mi sentivo sola, come la maggior parte delle mamme che si sono trovate nella mia situazione. C’era un grande bisogno di conforto e sostegno intorno a me. Ho preparato diversi video legati alla valigia preparto, facendo vedere materialmente come fare, che cosa mettere e dove acquistare online i prodotti che in quel momento non si potevano comprare nei negozi».
Il seguito della pagina triplica ogni giorno. Poi nasce la piccola Mia, e Vincenza risponde a tutte le domande delle neomamme. Se prima del Covid c’erano le famiglie a supportarle in questo momento delicato, la solitudine si acuisce, i corsi preparto sono interrotti e i papà non possono essere presenti al parto. Continua Vincenza: «E oltre alla solitudine c’erano i dubbi. Quante volte devo cambiare il bambino? Come faccio a fargli i lavaggi nasali? Va bene il dosaggio di questo medicinale? Io da farmacista ho portato la mia attitudine e la mia esperienza nel consiglio nella mia community. Paradossalmente anche se siamo lontane siamo vicinissime. Con alcune persone che mi seguono mi scrivo più spesso che con mia mamma! E ci sono anche tante nonne che mi chiedono consigli per le figlie. Non è assolutamente vero che nel punto fisico ci sia necessariamente più vicinanza che in una community»
Che cosa consiglierei a una farmacista che decide di aprire una pagina su Instagram? «Sicuramente la confidenza con il mondo digitale. Instagram è uno strumento che ha tante funzionalità. Io sono stata un’autodidatta ma sono competenze che si possono acquisire. E poi tanta empatia, vedo tanti pagine di farmacia in cui vengono dati consigli molto generici e anche molto “freddi”. Non basta dire quante volte si può assumere un medicinale in un giorno. Per creare fiducia bisogna essere empatici, creare un giusto mix tra il consiglio e la propria storia personale, io parlo sempre anche di me, alterno consigli e racconti del mio essere mamma, anche delle mie difficoltà. Se non ti metti in gioco è difficile che si crei empatia».
E infatti nella pagina Lafarmacistamamma, insieme ai consigli di Vincenza, alle dirette con medici, pediatri, nutrizionisti, la quotidianità con la piccola Mia, che adesso ha un anno e mezzo, è sempre presente.
Con i follower sono arrivate anche le sponsorizzazioni: «con l’aumento delle persone che mi seguono sono arrivate anche le richieste di sponsorizzazioni. Ma sono una farmacista prima di tutto: dietro ogni post sponsorizzato c’è dietro una ricerca, se consiglio un biberon o qualunque altro prodotto è perché l’ho provato e lo considero valido. Mi hanno chiamato brand famosi facendomi proposte molto ben pagate ma ho detto di no se non ritenevo il prodotto valido. La mia community viene prima di tutto. Mi sono messa in gioco anche sul tema della vaccinazione, perché i dubbi delle mamme erano tanti. Ma ho cercato di essere chiara e spiegare perché mi sono vaccinata e perché era necessario farlo. E sono molto orgogliosa di essere stata d’aiuto e perché diverse mamme mi hanno scritto: ”mi sono vaccinata durante l’allattamento grazie a te”».
Di più rispetto a quando lavoravo con la farmacia c’è che ora mi confronto con tutta Italia, anche con piccole realtà in cui magari le persone sono meno informate e ci sono temi su cui le donne si aprono con meno facilità in un punto vendita, come la depressione post-parto. Instagram è una finestra sul mondo per molte donne, e si sentono libere di esprimere paure e dubbi. A mia volta parlo anche dei miei problemi, e ricevo sostegno e conforto. È uno scambio bellissimo».