Secondo i dati di Cosmetica Italia nel 2022 la vendita di solari è cresciuta del 21,1%. Questa maggiore attenzione degli italiani per la salute della pelle è confermata da una ricerca di Human Highway per Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione.
In base ai dati presentati, cresce l’interesse e la conoscenza degli italiani per la salute e la cura della pelle.
Allo stesso tempo, secondo una indagine IPSOS commissionata da LaRochePosay, è evidente una pratica ancora inadeguata della protezione solare, nonostante i rischi derivanti dall’esposizione al sole siano ampiamente riconosciuti. In questo scenario, assume una particolare importanza il consiglio del farmacista nell’educazione alla prevenzione e nella scelta del solare.
L’abbronzatura è ancora considerata attraente
Dai dati della ricerca di Human Highway, l’attenzione degli italiani e la conoscenza della importanza della salute della pelle è confermata dall’aumento di richieste ai dermatologi per avere una pelle più giovane e sana, +40% negli ultimi 10 anni. Richieste che non sono solo da parte delle donne: se, infatti, 20 anni fa solamente 1 paziente su 300 era di sesso maschile, ora, gli uomini rappresentano circa il 20% dei pazienti. «L’aumento della richiesta di visite dermatologiche è da ricondurre più a una maggiore consapevolezza dei rischi piuttosto che al peggioramento dello stato di salute della pelle» ha commentato Antonino di Pietro, Direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis (Milano) e Presidente fondatore ISPLAD (International Society of Plastic-Rigenerative Dermatology). «Tuttavia, soprattutto nei grandi centri urbani, sono aumentate alcune malattie dermatologiche a causa di inquinamento e stress». Per quanto riguarda l’esposizione solare, la stragrande maggioranza degli italiani sembrerebbe essere consapevole dello stretto rapporto tra la salute della pelle e il sole: solo il 16% non si è mai posto il problema del rapporto tra salute della pelle e sole. Il 17% ritiene che una volta abbronzati non si subiscano più i danni del sole e il 21% del campione ritiene che la crema solare sia utile solo nei momenti di sole più intenso. Inoltre, 3 italiani su 4 sanno che i bambini piccoli e anziani non devono esporsi al sole. Rimane tra gli intervistati qualche dubbio circa l’opportunità di esporsi al sole quando si prendono farmaci (24% ritiene si possa, 43% no, 33% in dubbio) e quando si soffre di acne (30% non vede problemi, 33% pensa sia scorretto, 37% in dubbio). Nelle regioni del Sud Italia, seppur prevalga la quota di attenti a questi temi, c’è una presenza maggiore che nelle altre aree d’Italia di chi sottovaluta i rischi di esposizione al sole e la necessità di utilizzare sempre la crema solare. Gli uomini, anche se più attenti di un tempo, secondo i dati della ricerca, mostrano una minore attenzione/ sensibilità al tema salute della pelle rispetto alle donne su tutti gli aspetti considerati. Il tema su cui è più evidente un maggior distacco di genere riguarda l’utilizzo della crema solare: la quota di uomini che ritiene sia utile utilizzare la crema solare solo in particolari condizioni quali esposizione prolungata, momenti di sole più intenso, inizio stagione/ quando non si è abbronzati, è doppia rispetto alla stessa quota tra le donne.
Guardando invece alla ricerca Ipsos, l’88% della popolazione mondiale è consapevole dei problemi di salute legati ad una esposizione scorretta al sole, ma solo il 12% dichiara di ricorrere sistematicamente alle misure di protezione solare ed il 74% dichiara di applicarla quando è esposto al sole solo una o due volte al giorno. Solamente il 23% dichiara di proteggersi dal sole tutto l’anno ed il 44% diminuisce la frequenza di utilizzo della protezione o utilizza una protezione inferiore quando è già abbronzato. L’indagine, poi, mette in evidenza in Italia un quadro più critico delle conoscenze e dei comportamenti relativi all’esposizione solare. Nel nostro Paese la consapevolezza dei danni da esposizione al sole cresce al 91%, ma solo il 7% utilizza regolarmente le misure di protezione solare. Inoltre, il 61% degli italiani non conosce la differenza tra UVA e UVB, mentre un 74% crede che l’abbronzatura indichi un aspetto sano della pelle, tanto che l’86% la considera anche attraente.