Influencer Marketing in Farmacia: perchè può funzionare

Influencer Marketing in Farmacia: perchè può funzionare

Non diciamo niente di nuovo ricordando che il settore farmaceutico è in continua evoluzione e le logiche di acquisto e di vendita stanno rendendo la competitività del mercato sempre maggiore.

Riduzione della spesa pubblica, margini sul farmaco etico e parziale liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco stanno modificando lo scenario. L’offerta a cui i consumatori possono accedere si presenta molto variegata e tra farmacie, parafarmacie e acquisto di farmaci online c’è l’imbarazzo della scelta.

Ma è molto probabile che la farmacia non per questo perderà la funzione economica, sociale e culturale legata al territorio che da sempre l’ha contraddistinta. Restare competitivi sul mercato richiede però un costante rinnovamento capace di assecondare sempre di più le esigenze dei consumatori.  In questa direzione si inserisce la costante crescita della vendita sui canali online: sono circa 900 le farmacie a disporre di un proprio e-commerce, a dispetto della presenza dei grandi marketplace, colossi pronti a sfruttare la loro capillare rete di distribuzione per rivendere ovunque sul territorio.

Se il mutare e il moltiplicarsi dei canali di vendita si presenta per la farmacia tradizionalmente intesa (anche) come una minaccia, governare il cambiamento è possibile, a partire dalle abitudini dei consumatori.

Sempre più spesso, le persone cercano online informazioni riguardanti la salute. Secondo i dati dell’ Institute for Healthcare Informatics – per qualsiasi tipo di paziente il web è lo strumento più comodo e veloce per reperire informazioni:

  • Il 70-75% degli utenti cerca online diverse opzioni terapeutiche e relativi effetti collaterali
  • Il 42% ricorre ai social media per informarsi su questioni di salute
  • Il 25% discute di problemi di salute online
  • Il 20% è iscritto a una comunità online o un forum

Allo stesso tempo è necessario che ci sia quanta più autenticità e trasparenza possibile in quello che si legge, motivo per cui gli utenti preferiscono affidarsi al consiglio di persone che godono di una certa influenza e che allo stesso tempo ispirano fiducia.

Forse l’influencer marketing non è la leva più immediata che un farmacista potrebbe pensare di sfruttare, in realtà però si presta molto bene all’ambito del benessere e della salute: il parere reale di persone che hanno avuto un problema di salute e/o hanno sperimentato particolari cure o farmaci ha un’importanza notevole nei confronti di chi si trova ad affrontare la stessa situazione.

Ma gli influencer possono diventare anche dei driver per spingere il cliente a visitare la farmacia, soprattutto nel settore beauty.

Come? Per esempio, sfruttando l’opportunità di collaborare con loro proponendo la propria farmacia come rivenditore autorizzato dei loro prodotti che solitamente sono venduti solo online (molti beauty influencer, forti del loro seguito online, hanno lanciato una propria linea di cosmetici).

Dal punto di vista della farmacia offrire al consumatore finale la possibilità di conoscere dal vivo e testare un prodotto disponibile esclusivamente in rete prima dell’acquisto, rappresenta senz’altro un incentivo per invogliarlo a visitare il proprio punto vendita e anche uno strumento per aumentare la profittabilità. Dall’altro lato, gioca invece a favore dell’“influencer-imprenditore” l’opportunità di farsi conoscere presso target differenti, ampliando awareness del brand e bacino di potenziali acquirenti.

Tra i primi a lanciare in Italia il proprio indie brand, già nel 2013, Daniele Lorusso e Sandra Sold, entrambi make-up artist e youtuber di successo (www.mulaccosmetics.com).

Mente creativa di Mulac è appunto Sandra Sold – in arte La Cindina – autrice di beauty tutorial da migliaia di visualizzazioni e mamma giovanissima che nel giro di poco tempo ha creato un marchio di cosmetici 100% made in Italy che ha ottenuto successo anche oltreoceano.

Con un posizionamento altrettanto giovane, ma dal taglio decisamente più green Nabla Cosmetics (www.nablacosmetics.com) che propone un’idea di trucco basata su ingredienti naturali. L’art director è MrDanielmakeup, guru del web grazie al suo canale YouTube che conta oltre 400mila iscritti.

Tra le ultime imprese di una beauty influencer c’è quella di Federica Piccinini (nella foto), conosciuta online come Sweet as a Candy che lo scorso novembre ha lanciato il suo personale brand di skincare composto da prodotti pensati sia la cura della pelle della mamma e che per quella del bambino, Sweet Beauty Box e Sweet Baby Box (www.sweetasashop.com). I prodotti della linea bimbo sono certificati bio – Biocosmesi Verde – da Suolo e salute. Entrambe le linee sono realizzate senza siliconi, parabeni o Sles, Edta, coloranti sintetici o derivati del petrolio. Un percorso imprenditoriale che ha entusiasmato la sua creatrice, che è una giovane mamma di tre figli: «Progettare e realizzare una linea di prodotti efficace ma allo stesso tempo delicata e rispettosa della pelle sia della mamma che del bambino, è sempre stato il mio sogno nel cassetto».

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