Negli ultimi anni sempre più farmacie hanno deciso di aprire un e-commerce, nella consapevolezza che vendere online costituisce una opportunità di fatturato importante. Secondo i dati Nexi, una farmacia di piccole dimensioni riesce a raggiungere un fatturato mensile di 20.000 euro dopo soli tre mesi dalla messa online; una farmacia media raggiunge i 40.000 euro dopo il secondo mese dalla messa online; una farmacia di grandi dimensioni, con investimenti in attività di posizionamento su motori di ricerca, arriva a toccare i 100.000 euro al mese di transato solo online. Ma non tutte le farmacie che hanno aperto un e-commerce sono riuscite a implementare le strategie di presenza online. Una analisi condotta da Farmakom mette in evidenza quali possono essere le principali cause di fallimento di una farmacia online.
Le cinque cause
La prima causa è quella di non gestire i prezzi in maniera dinamica. Una gestione dei prezzi dinamica permette, infatti, alla farmacia di adottare un approccio che mantiene sotto controllo i margini e previene perdite di competitività. Per realizzare una strategia di prezzo vincente è necessario conoscere il quadro della domanda/offerta e la strategia dei propri concorrenti, così da gestire i prezzi in modo dinamico, adattandoli di continuo ai requisiti del mercato per massimizzare i guadagni.
Una seconda causa è la mancanza di un controllo di gestione: le farmacie che non sono in grado di governare i propri processi, e in particolare la propria struttura di costi, non sono dotate della flessibilità necessaria a riadattare in modo dinamico le proprio politiche di acquisto e di posizionamento sul mercato. Secondo l’analisi di Farmakom, le farmacie che fanno fatica a crescere online non sono dotate di tecnologie che automaticamente identificano scostamenti dagli obiettivi di marginalità, segnalano variazioni nei listini di acquisto dei grossisti, monitorano variazioni dei prodotti più richiesti, restituiscono criteri di determinazione del prezzo di vendita e, infine, definiscono budget aggiornato in tempo reale.
Una terza causa è la mancanza di un catalogo variegato: spesso la farmacia non coglie l’opportunità di massimizzare i profitti su prodotti di nicchia e per i quali l’offerta sul mercato scarseggia, trattandoli invece alla stessa stregua di articoli di uso più comune.
Uno scarso assortimento merceologico è una quarta causa di insuccesso: l’utente online premia la comodità e per questo tende a preferire la disponibilità della merce alla competitività del prezzo. Le farmacie che non sono consapevoli di questo propongono sull’e-commerce soltanto i prodotti in giacenza nel proprio magazzino.
Infine, attenzione alla qualità del servizio. Su questo punto tutto il commercio online si confronta con Amazon, dove il servizio vince sul prezzo. Il comportamento di Amazon ha creato un utente online esigente, perché si tratta di un cliente che ha già pagato in anticipo, e nel caso della farmacia, ha dato fiducia alla sua promessa di lavorare con professionalità. Il problema delle farmacie che hanno difficoltà nel far crescere il loro e-commerce è che offrono un servizio non adeguato, organizzando la propria attività di allestimento e spedizione della merce a giorni alterni, costringendo il cliente a un’attesa considerata troppo lunga.