La cosiddetta salute digitale rappresenta oggi un ecosistema che comprende sistemi informativi sanitari, telemedicina e dispositivi mobili, e coinvolge pazienti, operatori sanitari, ricercatori, autorità di regolamentazione e sviluppatori di applicazioni.
Il mercato globale della Digital Health Tech registra da tempo una costante crescita e ha subito un’accelerazione con l’avvio della pandemia del Covid 19: Klecha & Co, una investment bank paneuropea specializzata nei settori tech, ha pubblicato una analisi del mercato della Digital Health Tech.
Telemedicina, Internet of Medical Things e Intelligenza artificiale
Nel 2021 il settore è arrivato a valere 175,6 miliardi di dollari. Si stima che arriverà a valere 216,7 miliardi di dollari (+23%) nel 2022 e a toccare quota 1,5 trilioni di dollari nel 2030. Alla base di questa crescita esponenziale, oltre al Covid 19, figurano tra l’altro la crescente richiesta di trattamenti personalizzati da parte dei pazienti, la riduzione dei costi e l’aumento dell’efficienza connesso all’adozione di soluzioni tecnologiche da parte delle strutture sanitarie, oltre alla necessità di sopperire alla crescente carenza di personale sanitario.
Gli investimenti nella sanità digitale sono progressivamente aumentati a partire dal 2016. Ma è con la pandemia che si è assistito a uno straordinario aumento dell’attività dei fondi di venture capital, che hanno investito 4 miliardi di dollari nel 2020 in quasi 300 operazioni di raccolta di capitale. Tra i segmenti di mercato attesi in maggiore crescita figurano telemedicina, Internet of Medical Things e Intelligenza artificiale.
La telemedicina, da quando nel 2020 è iniziata la pandemia, ha fatto molta strada. Durante i primi mesi le consultazioni sanitarie a distanza sono aumentate dallo 0,1% al 43,5% e si prevede che rimangano a tali livelli: questo significa che il 40% dei pazienti continuerà a utilizzare la telemedicina, una percentuale molte superiore rispetto ai livelli pre-pandemia (11%). A confermare questa tendenza sono i dati 2021: nell’ultimo anno, infatti, la telemedicina ha rappresentando il 35,5% delle entrate totali del settore sanitario e ha raggiunto un valore 62,4 miliardi di dollari. Gli esperti prevedono che crescerà fino a raggiungere un valore di mercato pari a 577 miliardi di dollari nel 2028.
Il mercato mondiale dell’Internet of Medical Things (IoMT), d’altra parte, avrà un ruolo sempre più centrale. Il settore raggiungerà i 172,4 miliardi di dollari entro il 2030. I dispositivi medici indossabili, infatti, sono sempre più essenziali per l’informazione tecnologica sanitaria, perché forniscono ai medici informazioni approfondite e in tempo reale sulla condizione di salute dei pazienti. Il monitoraggio remoto dei pazienti (Sistema RPM) è stato utilizzato da circa 23,4 milioni di persone nel 2020. Pressione sanguigna, peso, frequenza cardiaca e glicemia sono stati i valori più monitorati.
Infine, per il mercato dell’intelligenza artificiale si prevede una espansione di ben dieci volte nei prossimi cinque-otto anni, grazie alla creazione di nuove e numerose soluzioni all’avanguardia. L’Ai, già durante la pandemia, ha registrato importanti progressi nei sistemi di riconoscimento facciale o nello screening termico, fondamentale per rilevare eventuali persone sintomatiche, e ha contribuito in modo significativo allo sviluppo rapido dei vaccini. La crescita esponenziale dell’intelligenza artificiale dovrà andare di pari passo, però, con un’approfondita regolamentazione normativa.