Sono oggi solo 2000 in tutta Italia le aziende che hanno ottenuto la Certificazione della Parità di Genere. E ancora molto poche quelle farmaceutiche. L’ultima in ordine di tempo è Teva Italia che ha annunciato in questi giorni di averla conseguita, a due mesi di distanza da Fidia Farmaceutici.
Un traguardo che, spiega in una nota Teva: “è frutto del percorso intrapreso da Teva Italia per affermare un naturale e concreto impegno verso uguaglianza, inclusione e diversità all’interno dell’ambiente di lavoro. Un percorso che ha portato l’azienda ad avere il 53% di dipendenti donna, il 49% dei ruoli manageriali e il 65% di ruoli dirigenziali ricoperti da donne. Numeri eccellenti se confrontati con le medie del nostro Paese che vedono l’Italia al terz’ultimo posto in Europa per occupazione femminile, con solo il 22% di donne a coprire un ruolo manageriale”.
«La Certificazione della Parità di Genere riflette il nostro impegno nel promuovere un ambiente di lavoro equo e inclusivo» ha dichiarato Veronica Magli, Responsabile HR di Teva Italia. «Questa certificazione conferma la nostra determinazione nel creare opportunità di crescita e sviluppo professionale per tutti i nostri dipendenti, senza discriminazioni di genere.»
La certificazione, valida per tre anni, è stata rilasciata dopo verifiche su vari parametri, tra cui rappresentanza di genere, equa retribuzione, opportunità di carriera, conciliabilità vita-lavoro, cultura aziendale e politiche anti-discriminazione. Oltre il 95% dei dipendenti di Teva Italia ha partecipato a iniziative di formazione e sensibilizzazione sulle questioni di genere.
«Siamo soddisfatti di aver ricevuto questo riconoscimento,» ha commentato Umberto Comberiati, Amministratore Delegato di Teva Italia. «Continueremo ad impegnarci per mantenere e accrescere gli standard di Parità di Genere all’interno della nostra azienda e a promuovere questi temi con i nostri stakeholder.»